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Il Comitato No Tav cita Omero e Fanfani e rilancia: "si parte a scavare! ...Davvero si parte?"

Velenoso comunicato del comitato No Tav fiorentino.

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I no Tav sul piede di guerra I no Tav sul piede di guerra © Ok!News24
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Il Comitato No Tunnel TAV ha visto come l’avvio dei lavori e in particolare dello scavo delle gallerie stia per arrivare davvero. Un Eugenio Giani trionfante ha nuovamente annunciato che entro il mese iniziano gli scavi “nei tempi previsti” della prima galleria.

Sarà, sempre secondo le parole per Presidente della Regione, “una partenza inarrestabile e irreversibile”. La fresa Iris – non più Monnalisa, quel nome ha portato male – comincerà a ruotare e i suoi denti d’acciaio morderanno il reticente sottosuolo di Firenze per portarci tutti verso un futuro di progresso, verso una marea di treni regionali (che ancora non ci sono), verso una bella rivoluzione dei trasporti cittadini dove per cambiare treno non ci vorranno i soliti banali 5 minuti, ma oltre mezz’ora compreso un bel viaggetto su un people mover ancora da progettare e magari con un biglietto aggiuntivo…

In questo trionfale peana1 all’inizio dei lavori si dice che Iris scaverà ben 10 metri!

DIECI METRI di tunnel! La stessa dimensione del diametro della galleria, della testa della fresa. Si scaverà un bel cilindro equilatero, magari in omaggio a Euclide e alla sua geometria. 10 metri lanciati verso il futuro, il progresso, la sostenibilità, la transizione, eccetera eccetera.

Ovviamente ci saranno i soliti menagrami che rideranno dello scavo di un cilindro equilatero di 10 metri, diranno che è ridicolo parlare di inizio dello scavo quando si dà una grattatina alla pancia di Firenze, che definire “una partenza inarrestabile e irreversibile” questo momento mediatico è una presa di giro della città e anche di se stessi. Ma nessuno ascolterà questi criticoni, il rumore del progresso coprirà il loro triste squittio e i nostri amministratori - il Giani e il Nardella - potranno salire sul carro del loro trionfo per essere osannati come nuovi Perseo contro la Medusa della critica e della dura realtà!

Finalmente questa trionfale vittoria sulle forze oscure spalancherà le porte a quelle cosette tanto attese che sono le compensazioni: quei soldi che il Comune di Firenze e quelli dal Valdarno aspettano come un’apparizione della Madonna per risolvere i loro piccoli o grandi problemi di traffico. E chi se ne frega se sperperiamo quasi 3 miliardi sotto terra se poi andranno poche decine di milioni di euro in Valdarno e qualcosa in più a Firenze per un po’ di asfaltature! Che tacciano quei miserabili che parlano di “prostituzione urbanistica” quando si vende una risorsa come il sottosuolo di una città per un piatto di asfalto e di lenticchie!

Finalmente l’appalto ultramiliardario parte davvero!

E che i menagrami tacciano, non si dica che queste inaugurazioni sono una farsa! Si inseriscono benissimo in una lunga tradizione politica ed economica ben rappresentata anche da certi politici toscani: nel 1960 Amintore Fanfani inaugurò i primi 10 metri del tratto calabrese della famosa Salerno-Reggio Calabria che poi restarono lì per 10 anni in attesa di veri lavori. Più recentemente il rignanese Matteo Renzi, allora Presidente del Consiglio, tagliò tre miliardi ai lavori di messa in sicurezza sempre sulla stessa strada e dichiarò conclusi i lavori lasciando il tratto più incidentato nelle condizioni di prima; inaugurò i lavori non fatti dicendo che tutto era pronto e si poteva pensare al Ponte sullo Stretto… (allora all’opposizione Matteo Salvini irrideva l’altro Matteo con la non fattibilità del Ponte, ma ora l’odore dei soldi gli ha fatto cambiare idea).

Insomma che Firenze si prepari: probabilmente nei prossimi giorni avremo fanfare e taglio di nastri, che tacciano i critici e si festeggi la greppia apparecchiata da RFI e Consorzio Florentia con la benedizione di Giani e Nardella.

Che si nascondano quelli che si sbellicano dal ridere all’idea ridicola di scavare una galleria lunga quanto larga!

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