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Dopo le parole di Commisso è bagarre politica intorno al restyling del Franchi

"Il comune non perda tempo" affermano le opposizioni, ma secondo Giorgetti non conosco la storia del progetto. Ma arriva la replica di Del Re.

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stadio Franchi stadio Franchi © Ok!News24
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Parole forti quelle di Rocco Commisso che nel corso di un'intervista pubblicata sulle pagine del Corriere Fiorentino, fra gli altri temi, è stato stuzzicato sul restyling del Franchi.
"Non capisco perché in Italia gli stadi debbano essere di gestione dei Comuni. Penso che debbano essere gestiti dai club - dice Commisso -. Io non voglio mettere soldi, però se c’è la possibilità di fare qualcosa e di farla presto, se ne può parlare. Il Comune lo sa bene.
Dario Nardella ora non è più sindaco, ma abbiamo parlato diverse volte, abbiamo inoltrato documenti, abbiamo mandato proposte all’amministrazione.
Tra ottobre e novembre dello scorso anno abbiamo presentato a Nardella una proposta di sostegno nella realizzazione di quello che era il progetto completo dello stadio, perché il Comune non aveva e probabilmente non ha ancora tutti i fondi per farlo, in cambio di una concessione lunga, della gestione, dell’affitto...Non abbiamo mai ricevuto una risposta ufficiale.

Funaro? Non so chi comanda qui a Firenze e chi può prendere la decisione di andare avanti. Speriamo che con lei si arrivi al punto che si possa andare avanti, ma veloce.
Noi chiediamo  un cronoprogramma, non solo per questa stagione ma anche per le stagioni future, e la possibilità di continuare a giocare al Franchi. Una volta che ci presenteranno cronoprogramma, costi, tempi, allora ci si siede di nuovo al tavolo per capire come si può fare tutto meglio e possibilmente più in fretta".

Commisso ha poi risposto se c'è ancora la possibilità che possa mettere dei soldi nel nuovo Franchi. "La possibilità di fare quello che potevo fare 5 anni fa non esiste più, perché ho già speso 430 milioni e sono parecchi quattrini.
Non avessi fatto il Viola Park adesso avrei soldi che potrei anche spendere, ma oggi noi siamo qui seduti negli uffici del Viola Park.
Io devo guardare pure i bilanci della Fiorentina. Però se c’è l’opportunità, se si fa in fretta, e se il controllo totale dello stadio sarà della Fiorentina, con una concessione lunga, per gestire marketing, costi, ricavi... be’, potremmo metterci attorno un tavolo per vedere se potremo aiutare a finire questo progetto. Se non si arriva al punto in tempi brevi per la Fiorentina sarebbe un disastro".

Parole chiare e nette che non sono certo sfuggite ai consiglieri comunali di governo e d'opposizione.
I primi a intervenire sono stati il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio, Alberto Locchi e il capogruppo in Consiglio regionale, Marco Stella.
“Il Comune di Firenze non perda altro tempo e accetti la proposta del patron della Fiorentina, Rocco Commisso, che si è detto pronto ad aiutare a finire il progetto dello stadio Franchi, se ne avrà poi il controllo totale.
Se i cantieri non finiscono in tempi ragionevoli, per la Fiorentina è un disastro, come non si stancano di dire i dirigenti viola. Commisso ha detto che sarebbe disposto ad aiutare a finire i lavori, è un'occasione da non lasciarsi scappare. Lo Stadio Franchi
– osservano Stella e Locchi – è quasi esclusivamente utilizzato per le partite della Fiorentina. È logico che a gestirlo sia la società, che con una gestione imprenditoriale può aumentare i propri ricavi. Commisso ha già speso 430 milioni di euro per la Fiorentina, ha realizzato il Viola Park che rimarrà per sempre a disposizione della città e della società di calcio. Il Comune non ripeta, in questo frangente, l’errore commesso dal sindaco Nardella, quando impedì al club di realizzare il suo stadio, e non rispose neanche alle offerte di Commisso, come ha rivelato il presidente gigliato. Il neo sindaco Funaro incontri la dirigenza della Fiorentina, e si trovi un accordo, non c'è tempo da perdere”.

La pronta replica arriva breve e generica dal Presidente della Commissione sport Fabio Giorgetti. "Mi sembra che tra i consiglieri d’opposizione regni la confusione su quello che è stata tutta la storia sull’Artemio Franchi.
Lavoriamo tutti per il bene di Firenze così come sta facendo la sindaca per ottenere gli obiettivi nell’interesse della nostra città".


Replica che non piace decisamente al Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio, Guglielmo Mossuto e del Capogruppo Lega al Quartiere 2 Stefano Nencioni.
“Apprendiamo dalla stampa dell’intervista del Presidente Rocco Commisso che ha affrontato ancora la questione stadio. "Dopo il fallimento totale del Pd e del Sindaco Sara Funaro (senza dimenticare il precedente “flop” di Dario Nardella) per quanto riguarda ogni progetto e prospettiva per lo Stadio Franchi è giunto il momento (finalmente!) di passare la palla e la gestione al Presidente Rocco Commisso l’unico che, da imprenditore, saprà agire in fretta e concretamente per i tifosi e per Firenze.
Ad oggi, la sinistra locale al di là di una serie infinita di annunci tutti riguardanti il futuro, ma mai il presente, non ha prodotto nulla. Unico risultato il rischio concreto di festeggiare 100 anni di Fiorentina (2026) con le ruspe dentro allo Stadio.
Se il Comune avrà il coraggio di fare “retromarcia completa”, rimettendo ogni scelta e azione  nelle mani del Presidente, avremo un futuro ben delineato. 
È un peccato che questa Amministrazione abbia voluto agire intestardendosi su dei “sogni ad occhi aperti” (vedi progetto Stadio Padovani...). Bastava vedere il successo del Viola Park di Bagno a Ripoli, per capire chi sin dall’inizio avrebbe dovuto gestire il tema stadio. Purtroppo ad oggi invece hanno prevalso solo posizioni ideologiche e non di buonsenso, ed i pessimi risultati per Firenze e i suoi cittadini-tifosi sono sotto gli occhi di tutti...”. 


Sul tema irrompe anche la capogruppo di Firenze Democratica Cecilia Del Re che con la Giunta Nardella era assessore all'urbanistica. 
“Alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Fiorentina e dall'ex sindaco Nardella, tra loro contraddittorie, abbiamo depositato un’istanza di accesso agli atti per far luce sulle vicende legate alla ristrutturazione del Franchi, i cui lavori sono stati avviati sulla base dei fondi europei del Pnrr.
Situazione di incertezza legata alla mancanza dei fondi per la realizzazione completa del progetto (dopo la perdita dei fondi europei per le aree disagiate);  alla individuazione del luogo dove la Fiorentina andrà a giocare e del relativo cronoprogramma dei lavori (dopo aver presentato in fretta e furia una delibera recante 10 milioni di euro per il restyling del Padovani, ipotesi però poi bocciata dalla Fiorentina); al futuro della convenzione tra Comune di Firenze e Fiorentina.
Occorre fare chiarezza sulla questione e arrivare a risposte rapide e certe per condividere con Fiorentina la via migliore per portare a termine il restyling dello stadio e la rigenerazione urbana della zona circostante di Campo Marte”.

 

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