Confagricoltura Toscana ha espresso forti perplessità riguardo alla realizzazione di impianti eolici previsti in alcune aree della regione, sottolineando i rischi per lo sviluppo agricolo, l’equilibrio ambientale e l’attrattività turistica del territorio. Marco Neri, presidente dell’associazione, ha dichiarato che, pur sostenendo l’importanza delle energie rinnovabili, è fondamentale che le comunità locali e gli agricoltori siano parte attiva nelle decisioni.
Neri ha evidenziato che la Toscana, con il suo patrimonio agricolo e paesaggistico di valore unico, non può permettersi interventi che compromettano la vocazione naturale dei suoi territori. Secondo il presidente, l’agricoltura non deve essere relegata al ruolo di spettatrice, ma piuttosto coinvolta nella pianificazione degli impianti eolici e fotovoltaici, che incidono profondamente sul tessuto produttivo locale.
La posizione di Confagricoltura Toscana si basa su alcuni principi chiave: concertazione con gli operatori agricoli, rispetto per il paesaggio e attenzione all’economia turistica. Neri ha ricordato come la Toscana attiri un turismo qualificato, spesso legato all’agriturismo e alla valorizzazione dei prodotti locali, un equilibrio che potrebbe essere stravolto da installazioni massive e non pianificate.
L’associazione chiede un dialogo trasparente con le istituzioni e la creazione di un tavolo di confronto per garantire una pianificazione che tenga conto delle specificità territoriali e del lavoro degli agricoltori. “La differenza – conclude Neri – sta nel come questi impianti vengono realizzati. Le scelte non possono essere calate dall’alto, ma devono nascere da una visione condivisa, rispettosa delle comunità locali e delle loro esigenze”.