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Congedo di paternità: un tema che Cecilia Del Re vuole approfondire

Presentata oggi l’iniziativa promossa da Equall e la mozione sul tema della consigliera di Firenze Democratica.

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La presentazione dell'iniziativa La presentazione dell'iniziativa © comune di Firenze
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Sabato 23 novembre, dalle ore 10:30 alle ore 13:00, presso il nuovo spazio Fonte delle Curandaie a Novoli (via Mugello 21-23), l’associazione Equall promuove un’iniziativa volta ad approfondire l’importanza dell’estensione del congedo di paternità attualmente riconosciuto per legge ai neo-padri (10 giorni).

Questo tema viene affrontato non solo in un’ottica di riequilibrio dei compiti di cura nella gestione familiare, ma anche come strumento per eliminare una delle barriere all’accesso delle donne al mondo del lavoro. Spesso, infatti, si preferisce l’assunzione di uomini per evitare le assenze prolungate delle donne in occasione della nascita di un figlio o una figlia.

L’iniziativa, parte del cartellone de L’Eredità delle Donne Off e accreditata dall’Ordine degli Avvocati di Firenze per il riconoscimento di crediti formativi, vedrà la partecipazione di:

  • Marinella Baschiera, avvocata e membro del consiglio direttivo di Equall;
  • Cecilia Del Re, avvocata e consigliera comunale della lista civica Firenze Democratica;
  • Vincenzo Nuvoli, già presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Firenze;
  • Anna Vicinanza, membro del think tank Tortuga;
  • Annalisa Minello, ricercatrice dell’Università di Padova e co-autrice del libro Genitori alla Pari.

“Ringrazio Equall per aver organizzato questa iniziativa, che vuole far luce su un tema importante, quello del congedo di paternità, dove l’Italia è molto indietro rispetto anche ad altri paesi Europei come la Spagna, dove il periodo del congedo di paternità è equiparato a quello di maternità, ed obbligatorio nella sua fruizione – afferma la consigliera Del Re –. Una rivoluzione copernicana che porta con sé conseguenze concrete nei compiti di cura da ripartirsi equamente su entrambi i genitori, e che vuol facilitare in via generale l’accesso per le donne nel mondo del lavoro, eliminandone una potenziale barriera. Al riguardo, anche gli enti locali devono fare la loro parte dando il buon esempio, potendo estendere, quali datori di lavoro, il congedo di paternità ai propri dipendenti comunali e di società partecipate pubbliche e scegliendo poi di dare maggiore punteggio nei bandi a quelle imprese che volontariamente abbiano adottato iniziative volte ad estendere il suddetto congedo ai padri in occasione della nascita o adozione dei loro figli. Questa proposta è stata parte del programma di Firenze Democratica, e l’abbiamo dunque trasformata oggi in una mozione che come gruppo consiliare di Firenze Democratica abbiamo depositato per invitare l’amministrazione comunale fiorentina a farsi promotrice di questo cambiamento”.

“Sin dalla fondazione di EquAll, abbiamo indirizzato i nostri sforzi per diffondere la cultura di parità nell'ambito dei rapporti lavorativi – afferma l’avvocata Marinella Baschiera di Equall –, credendo che il bilanciamento tra la sfera personale e quella lavorativa sia uno degli snodi fondamentali per raggiungere un equilibrio di genere nel modo del lavoro. L’obiettivo deve essere la realizzazione paritaria delle aspirazioni e delle libertà individuali.
Dopo aver partecipato ad un'analisi sullo Smart working intendiamo contribuire al dibattito pubblico sul congedo di paternità, uno strumento per garantire attuazione delle libertà fondamentali del padre lavoratore e rendere tendenzialmente sempre più assimilabili i costi del lavoro maschile e femminile”.

“Siamo liete di ospitare questa iniziativa alla Fonte a Novoli, uno spazio multifunzione che abbiamo inaugurato due mesi fa – dichiara Sandra Cavallucci, Presidente Le Curandaie APS –. Il tema del sostegno alle famiglie nel periodo perinatale (e non solo) ci appassiona da sempre e quando abbiamo aperto la prima sede in via Cirillo alle Cure, questa è stata ristrutturata in modo da accogliere al meglio progetti quali il Caffè delle mamme, gli Arnesi dei genitori, sportelli burocratici, legali e di orientamento psicologico.
Il momento della nascita è uno straordinario mutamento nell'assetto famigliare. Ci auguriamo con queste iniziative di sensibilizzazione e ridurre più velocemente il divario tra uomini e donne anche sul tema della cura”.

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