OK!Valdisieve

Una consacrazione speciale all' Hospice Oblate. Voti perpetui e spiritualità tra le cure palliative

Dalla struttura fiorentina di cure palliative, delle Oblate un messaggio di vita e comunione. La famiglia scrive una lettera al personale.

  • 33
I voti perpetui I voti perpetui © Asl Toscana Centro
Font +:
Stampa Commenta

In un clima di raccoglimento e profonda spiritualità, gli operatori dell’Hospice Oblate hanno assistito alla consacrazione di un'ospite come Laica Missionaria della Carità.

Ricoverata presso la struttura di Cure Palliative della Asl Toscana Centro, la paziente nei giorni scorsi ha preso i voti perpetui, con professione solenne, di castità, povertà, obbedienza e servizio gratuito secondo lo Statuto e il Modo di vita dei Laici Missionari della Carità.

Già professati i voti annuali che sostengono la vocazione, l’ospite attendeva da qualche anno di poter prendere quelli perpetui. La cerimonia, solitamente celebrata in un ambiente religioso, è stata realizzata tra le mura dell’Hospice, trasformando per un giorno il luogo di cura in uno spazio di preghiera e comunione. Il momento ha unito pazienti, personale e famiglie in una celebrazione unica, rivelando quanto il servizio e la vocazione possano fondersi armoniosamente.

La cerimonia dei voti perpetui della paziente rappresenta un simbolo di speranza, fede e dedizione che resterà scolpito nella memoria di tutti coloro che vi hanno partecipato - sottolinea Paola Poggiali, infermiere Coordinatore dell’HospiceUn evento che ha donato a ognuno una prospettiva nuova sulla cura, intesa non solo come assistenza sanitaria, ma anche come gesto di amore che trascende i confini del dolore.
L'Hospice Oblate continua a essere non solo un luogo di cura, ma anche un punto di riferimento per lo spirito, un segno di come la fede e il servizio possano fondersi per portare conforto e sollievo anche nelle circostanze più difficili
”.

Tale è stato il coinvolgimento emotivo del personale che la famiglia della paziente per il 1° novembre ha scritto una lettera agli operatori dell’Hospice: “A voi che siete vicini alla sofferenza delle persone e dei loro familiari, con una partecipazione attiva che è compassione nella vostra preziosa professionalità.
A voi che, così operando, rendete la vostra professionalità più ricca e piena, raggiungendo i primi posti di coloro che possono essere “santi” già in vita, Buona festa di Tutti i Santi
”.

Lascia un commento
stai rispondendo a