Continuano ad arrivare altri messaggi di ricordo dell'intensa attività svolta da parte di Piera Ballabio. Molte persone hanno avuto la possibilità di conoscere la tenacia del carattere mite ma determinata di Piera Ballabio. A seguire le lettere giunte in redazione:
Alessandra Alleva - Scarperia e San Piero
Cuore, intelligenza e tanta energia, questa era Piera.
La conoscevo da pochi giorni, quando una mattina di fine dicembre del 1977 nel nostro ufficio della Comunità Montana appena costituito per attuare un progetto di censimento delle terre incolte nell'ambito della legge sull'occupazione giovanile (legge 285), arrivò la Piera con un gattino affamato che aveva trovato in strada. Con le forbici dell'ufficio si mise a tagliare un pezzo di carne che aveva appositamente comprato, facendolo pazientemente in bocconcini minutissimi, adatti a una creaturina così piccola.
Questa cura minuziosa mi colpì molto e pensai che era così che si doveva agire, con coscienza, commisurando il nostro fare ai bisogni reali del destinatario, entrando -oggi si direbbe- in empatia.Conclusi che di lei ci si poteva fidare.
E infatti di lì a poco "capitanò" con una leadership soft ma efficace il gruppo di 30 precari della Legge 285 del Mugello nell'improbo e lungo percorso per ottenere il riconoscimento del diritto alla stabilizzazione e poi per la creazione di uffici e profili professionali rispondenti alle necessità del territorio.
Era molto ferrata in materia sindacale e di Pubblica Amministrazione e ci spiegava cose che noi non immaginavamo neanche: a me in particolare spiegò che se avessi accettato il posto per laureati messo a disposizione dal Comune di Firenze avrei potuto subito fare la richiesta di riscatto degli anni di Università così bloccando a quella data gli importi che avrei pagato solo molti anni più tardi, svalutati, oltreché recuperare ai fini pensionistici 4 anni di anzianità. Seguii il suggerimento e glie ne sarò sempre grata.
Era un vulcano di iniziative, non so quanti ricordano che a Piera in gran parte si deve la creazione della prima Fiera Agricola Mugellana, un lavoro organizzativo frenetico e massacrante: all'epoca non guidava l'auto e chiedeva a noi colleghi di accompagnarla dai vari allevatori per convincerli a portare in mostra il loro bestiame.
In seguito siamo rimaste in contatto ed era sempre un dovere ma anche una gioia rispondere all'appello di Piera per partecipare alle tantissime iniziative a difesa dell'ambiente (lago di Bilancino, Alta Velocità, Variante di Valico) di cui lei si faceva carico fino in fondo, compresi gli aspetti processuali, e entrare nei Comitati, tra i tanti "Acqua Pubblica", "Progetto Rifiuti zero".
Ma dove non poteva arrivare, in un territorio così pieno di situazioni problematiche, e visto il suo grande lavoro nell'ufficio Turismo, assicurava comunque a chi dava segno di volersi impegnare, non solo un ascolto attento, ma anche i contatti giusti con persone ed organizzazioni ad hoc, prima Legambiente e poi Italia Nostra. Così fu per la prima battaglia contro la costruzione di un impianto eolico sul monte Gazzaro che su richiesta di Piera ebbe un contributo determinante da parte della responsabile regionale di Italia Nostra che seguì tutte le sedute della Conferenza dei Servizi e dette risonanza mediatica alle motivazioni di quella lotta.
Come pure per lo scandalo dei fanghi e delle terre di scavo del sottoattraversamento TAV di Firenze scaricati nei campi di Sant'Agata o per le lotte della popolazione di San Piero contro l'impianto per la produzione di asfalto a ridosso del centro abitato, ottenendo anche qui risalto grazie a un bell'articolo ragionato sui perché dell'opposizione a firma del Presidente di Italia Nostra.
Piera non era un'accentratrice, non fagocitava le lotte, il suo desiderio era che si creasse una rete popolare di sorveglianza, protezione e promozione del territorio e dei suoi abitanti (non a caso all'università aveva scelto e seguito il corso di Laurea in Geografia che poneva il territorio al centro di tutto).
Così poteva capitare che dopo aver aperto il primo incontro per la costituzione di un Comitato contro il progetto di impianto a biomasse di Petrona spiegando la problematica ad una assemblea affollatissima e preoccupata, valutò che il gruppo fosse in grado di procedere autonomamente come infatti fu, raccogliendo un consenso popolare senza precedenti e infine anche la vittoria in sede giudiziaria.
La Piera non era solo una lottatrice formidabile, ma amava la vita in tutte le sue forme, teneva alle relazioni umane, agli affetti familiari, agli amici, le amiche, tanti, ai suoi fiori bellissimi e ben curati come pure ai suoi gatti. Credo che abbia avuto una vita bella, piena di soddisfazioni morali e intellettuali, di riconoscimenti, qualche sgarbo gratuito che però si scrollava dalle spalle con leggerezza.
A noi rimane un tesoro di ricordi e un infinito rimpianto.
Alessandra Alleva
Tatiana Bertini - Scarperia e San Piero
Mi piace salutare così una grande donna, nel giorno dell'8 Marzo, una donna che si è spesa per la salvaguardia di diritti e ambiente, con un ricordo. Il ricordo di avermi insegnato quanto nel nostro territorio avessero impattati i lavori della TAV, o come aderire alla strategia rifiuti zero diminuendo la produzione dei rifiuti.
Una donna che si è spesa per la ripubblicizzazione dell'acqua, o contro scelte di produzione di energia che di rinnovabile non avevano niente, come la centrale a biomasse industriale, o come l'assalto ai nostri crinali da parte dell'eolico, sempre industriale!
Voglio salutare così una grande donna, combattente, intelligente, critica, propositiva e con grandi conoscenze, con la promessa che sarà un onore continuare anche in suo nome, le battaglie che abbiamo sempre condiviso!