Così denunciano i consiglieri della lista di Dicomano:
Preoccupante la deriva privatistica della santità toscana e della sanità del Mugello”. Il gruppo DicomanoCheVerrà (Laura Barlotti, Marcello Certini, Cristina Ticci) esprime così la propria forte preoccupazione per le tendenze alla privatizzazione in atto dei servizi sanitari e assistenziali e per la politica di progressiva riduzione del personale nella sanità pubblica e di crescente esternalizzazione dei servizi.
“Nonostante i fondi in arrivo dal PNRR l'Asl Toscana Centro, nel silenzio totale degli amministratori del Mugello, ha deciso di esternalizzare tutto il servizio di gestione e raccolta dei prelievi, aderendo alla gara di appalto “Servizio di prelievi biologici in ambito domiciliare e ambulatoriale””
“Già mesi fa eravamo intervenuti sia nel Consiglio Comunale di Dicomano sia nel Consiglio dell'Unione dei Comuni” fa notare Laura Barlotti “per segnalare la nostra preoccupazione per lo spostamento del Centro Prelievi dall'Ospedale di Borgo San Lorenzo ad Auxilium, spostamento che ci era stato descritto come temporaneo in attesa della conclusione dei lavori di ristrutturazione dell'ospedale. Adesso si apprende dal comunicato di una sigla sindacale della decisione di affidare a terzi il servizio di gestione e raccolta dei prelievi ematici sia ambulatoriali sia domiciliari. “Puo’ darsi che per l’utente finale non cambi niente” continuano Barlotti e Certini “ma il vero problema è che a causa del bilancio in rosso della Sanità toscana, la Regione Toscana ha chiesto alle aziende sanitarie e agli ospedali di tagliare ulteriormente le spese. Pertanto, l’esternalizzazione di certi servizi per le Asl è piu’ conveniente rispetto a gestirli direttamente con nuovo personale assunto direttamente”
Insomma, da una parte si parla di potenziamento del servizio sanitario pubblico dall’altra si taglia.
“Se da una parte l’auspicio è che tutto questo non si palesi in ulteriori disagi per i cittadini dall’altra è doveroso fare anche una valutazione su come siano state gestite le risorse finanziarie della sanità toscana fino a oggi. Siamo certi” continua Laura Barlotti “che i conti in rosso siano da imputare solo alla fase del Covid?”
“In ogni caso a fare le spese di tutto questo” concludono i consiglieri di Dicomanocheverrà “saranno sia i dipendenti del settore sanitario, ringraziati con tante promesse durante la pandemia ma poi dimenticati, e sicuramente a tendere anche i servizi, facendo incrementare ancora di piu’ la distanza tra quanto il sistema sanitario è in grado di offrire e gli effettivi bisogni, rafforzando di conseguenza ulteriormente il ruolo della sanità privata e incrementando il divario sociale”. E’ questo il modello di sanità pubblica che desideriamo e di cui sentiamo spesso parlare? Una sana autocritica, anche politica, da parte della maggioranza che governa Regione e territorio spesso sarebbe gradita.