Si è conclusa con un atto simbolico ma di grande significato la tre giorni di celebrazioni per l'80° anniversario della Liberazione di Dicomano. Mercoledì 11 settembre, il Consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria, ha revocato all'unanimità la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferitagli nel 1924. La serata, aperta al pubblico, è stata un momento di riflessione e commemorazione, con interventi che hanno sottolineato il valore della Resistenza e l'importanza di mantenere viva la memoria. Il sindaco Massimiliano Amato ha introdotto i lavori, ricordando il profondo significato di questa iniziativa.
Tra i numerosi interventi, quello di Valdo Spini, storico e presidente della Fondazione Circolo Rosselli, ha offerto un quadro dettagliato del ruolo cruciale che la Resistenza ha avuto a Dicomano, citando l'eccidio della famiglia Cecchini e ricordando il coraggio di Giacomo Matteotti. I consiglieri comunali, tutti concordi sulla necessità di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini, hanno proposto ulteriori iniziative per celebrare questa ricorrenza. Saverio Zeni, capogruppo di "Insieme per Dicomano", ha suggerito di conferire la cittadinanza onoraria a Danilo Guidotti e Lazio Cosseri, due figure di spicco della Resistenza locale. Laura Barlotti, capogruppo di "Dicomano che verrà", ha proposto l'affissione di una targa commemorativa nel Palazzo comunale.
Silvano Salvadori, rappresentante dell'ANPI, ha concluso i lavori ripercorrendo i tragici eventi di quel periodo e sottolineando l'importanza di tramandare alle nuove generazioni la memoria della Resistenza, affinché simili orrori non si ripetano mai più. La serata si è conclusa con un'atmosfera di commozione e partecipazione, dimostrando ancora una volta l'attaccamento dei cittadini di Dicomano ai valori della libertà e della democrazia.