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Consiglio Comunale di Dicomano: Saverio Zeni difende i cittadini e chiede maggiore trasparenza

Dal bilancio consolidato alle mozioni su Palestina e tagli del governo, il consigliere denuncia l’assenza di focus sui problemi locali

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Saverio Zeni Saverio Zeni © SZ
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Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Dicomano, tenutasi il 30 settembre 2024, il consigliere Zeni del gruppo consiliare "Insieme per Dicomano" ha ribadito con fermezza il suo impegno a favore della trasparenza e della tutela degli interessi dei cittadini. Durante il dibattito sui punti riguardanti il bilancio consolidato del 2023 e le variazioni di bilancio, Zeni ha evidenziato la necessità di maggiore chiarezza e di un supporto tecnico per l’analisi approfondita dei documenti forniti dalla Giunta. Zeni ha proposto l’utilizzo di un supporto terzo per valutare la complessità di tali documenti, sottolineando come molte delle informazioni economiche riportate richiedano competenze tecniche specifiche, spesso non presenti tra tutti i consiglieri. Questa richiesta, mirata a garantire maggiore trasparenza, dimostra la costante attenzione di Zeni a un’analisi rigorosa delle questioni economiche che riguardano il Comune.

In merito alla mozione sul riconoscimento dello Stato di Palestina, Zeni ha espresso voto contrario, non tanto per il merito della questione, quanto per la sua inadeguatezza nel contesto di un Consiglio Comunale. "Il nostro compito è risolvere i problemi concreti e quotidiani dei cittadini di Dicomano," ha dichiarato Zeni, criticando l’inserimento di temi di politica internazionale, pur rilevanti, che dovrebbero essere trattati in altre sedi, lasciando il Consiglio libero di concentrarsi su questioni amministrative locali.
Riguardo alla mozione sui tagli alle risorse agli enti locali decisi dal Governo Meloni, Zeni ha definito la proposta una mossa demagogica, volta a creare un alibi per giustificare eventuali inefficienze ereditate dall'amministrazione precedente. Ha ricordato come questi tagli, che sono stati denunciati come emergenziali, non siano in realtà una novità: 

"Da decenni, ogni governo ha applicato misure simili di 'spending review', compreso quello attuale. Il taglio sulla spesa corrente non colpisce i servizi essenziali né la spesa sociale, ma riguarda solo le voci di bilancio legate a manutenzioni ordinarie e utenze."

Zeni ha inoltre sottolineato che il cosiddetto taglio sulla 'spending review informatica', introdotto nella Legge di Bilancio 2021, è stato ridimensionato dal Governo Meloni, il quale ha limitato l'applicazione agli anni 2024-2025, invece che al triennio completo. Tali tagli, secondo il consigliere, sono giustificati dai fondi PNRR destinati alla digitalizzazione e alla riduzione delle spese correnti. 
"Se un Comune ha ottenuto finanziamenti per progetti come la migrazione dei software in cloud, si troverà a risparmiare sui costi di manutenzione e gestione dei server locali," ha spiegato Zeni, facendo notare che chi ha saputo intercettare correttamente i fondi vedrà un impatto minimo dei tagli.

Zeni ha poi criticato il fatto che la mozione non menzioni le risorse aggiuntive distribuite ai Comuni, come quelle legate ai conteggi finali per l'emergenza COVID, che hanno fornito ulteriori fondi alle amministrazioni locali. "Questa è solo una narrazione parziale, che cerca di creare allarmismo senza tenere conto dei benefici ottenuti attraverso una gestione virtuosa dei fondi PNRR."

Zeni ha infine ribadito l'importanza di mantenere il Consiglio Comunale focalizzato su tematiche di interesse diretto per i cittadini, evitando di "ingolfare" le sedute con argomenti che non rientrano nel mandato amministrativo. Il gruppo consiliare "Insieme per Dicomano" si impegna a proseguire il lavoro con questo spirito, con l'obiettivo di rispondere concretamente alle necessità del territorio.

Gruppo consiliare "Insieme per Dicomano"

 

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