cartello in vendita © nc
Sta facendo discutere sui social e tra gli abitanti del Mugello un curioso annuncio comparso in questi giorni su eBay: il cartello stradale con la scritta “Montepulico”, frazione del comune di Borgo San Lorenzo, è in vendita alla cifra di 130 euro.
L’inserzione, dettagliata e quasi “affettuosa” nella descrizione, recita: “buone condizioni: la struttura è integra e non deformata, è leggibile, è integra e non sfondata. Le scritte ‘Montepulico’ sono crettate ma leggibili, così come la punta del cartello. Presenta dei piccoli schizzi di bianco nella parte blu in basso, più evidenti piccole scheggiature sul bordino. Il dietro presenta delle ombreggiature e ruggine sui bulloni degli attacchi (vedi foto)”.
Un oggetto che sembra destinato a diventare un pezzo da collezione, ma che solleva anche più di una perplessità. È infatti ancora da chiarire se si tratti di un cartello dismesso in modo regolare o se, al contrario, possa configurarsi una violazione del codice della strada o persino un’appropriazione indebita. In base alla normativa vigente, la segnaletica stradale è infatti di proprietà dell’ente pubblico e non può essere commercializzata senza autorizzazione.
Non è la prima volta che simili episodi accadono in Mugello. Come documentato anche da OK!Mugello, un caso analogo si verificò nel 2021 con il cartello della curva di Cencione, sempre a Borgo San Lorenzo. Anche in quell’occasione, dopo la sparizione misteriosa del segnale, lo stesso comparve in vendita sul web, alimentando polemiche e interrogativi. (Qui l’articolo: Curva di Cencione, il cartello sparisce e poi compare in vendita).
Nel frattempo, l’annuncio del cartello di Montepulico continua a suscitare curiosità, ironia e indignazione, in una vicenda che si muove sul filo sottile tra folklore e illecito. Il rischio è che episodi del genere passino inosservati, mentre in realtà mettono in discussione la gestione e la tutela del patrimonio pubblico, anche quello apparentemente più banale.
Resta da capire se il cartello sarà acquistato, ritirato o – come auspicano alcuni – restituito alla sua originaria funzione.


