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L’eredità di Don Fortunato Raddi nella comunità di Borgo San Lorenzo

Da buoni interni dell’Istituto Salesiano, dove si diplomarono nel settore geometri, non hanno perso tempo e dopo poco, grazie all’aiuto di...

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La tomba di don Fortunato Raddi nel piccolo cimitero di Palazzuolo di Val di Pesa. La tomba di don Fortunato Raddi nel piccolo cimitero di Palazzuolo di Val di Pesa. © Aldo Giovannini
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Alcuni giorni orsono, due noti e stimati professionisti di Borgo San Lorenzo, i geom. Gianpaolo Giachi  e Giovanni Cipriani, si  erano recati per il loro lavoro professionale a Tavarnelle Val di Pesa, ma per un disguido l’appuntamento  è stato ritardato di quasi tre ore. In quella bella cittadina  gli amici si sono ricordati che nel cimitero della piccola frazione di Palazzuolo Val di Pesa, riposa un grande sacerdote salesiano; don Fortunato Raddi (1914/1996).

Da buoni interni dell’Istituto Salesiano, dove si diplomarono nel settore geometri, non hanno perso tempo e dopo poco, grazie all’aiuto di un residente della piccola frazione,  si sono trovati davanti al loculo dove riposa accanto ai genitori, questo grande sacerdote, che nella sua permanenza a  Borgo San Lorenzo per quasi 15 anni, ha lasciato una grande impronta.

Nonostante fosse docente all’istituto (era anche uno dei rarissimi ingegneri meccanici dell’epoca e fece aprire l’Autoscuola Guida ad Alfredo e Nedo Lombardi, ancora  in piena attività), il suo tempo libero lo passava all’Oratorio insieme al mitico don Tarcisio Torracchi e ai tanti giovani borghigiani che  frequentavano l‘oratorio di via del Pozzino.

Giampaolo Giachi e Giovanni Cipriani,  ci hanno detto che quando si sono trovati davanti al loculo dove riposa don Fortunato Raddi, si sono alquanto  emozionati poichè i ricordi sono andati  a ritroso nel tempo,  quando  sulla cattedra della scuola salesiana si stagliava la grande figura di questo altrettanto grande sacerdote.

 

Didascalia - Foto 2
"Anno 1960. Don Fortunato Raddi  con don Tarcisio Torracchi; da sinistra Giancarlo Scheggi, Paolo Mattioli, Giancarlo Donatini, Walter Rugi, Gilberto Rivola, don Torracchi e don Raddi, Franco Uliva e Giovanni Modi; accosciato al centro Livio Stefanacci con i cani Palmiro e Black."

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