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Estensione blocco euro 5, CNA: scelta doverosa, ma dolorosa

Cioni: lieti che Palazzo Vecchio abbia ottenuto altri fondi per la sostituzione dei mezzi che saranno disponibili da ottobre, ma occorre fare di più.

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Giacomo Cioni Giacomo Cioni © ufficio stampa Cna
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In una situazione di emergenza per la salute pubblica, caratterizzata da livelli critici di inquinamento atmosferico che superano costantemente i limiti consentiti, è necessario agire con decisione. L'ordinanza che impone restrizioni alla circolazione veicolare può essere dolorosa sia per le imprese che per i cittadini, ma è un passo inevitabile per affrontare questa sfida cruciale.

Queste sono le parole di Giacomo Cioni, il presidente della CNA Firenze Metropolitana, che riflettono la preoccupazione di molti riguardo all'inquinamento atmosferico nella città e nelle zone circostanti:

“Davanti ad una situazione di rischio per la salute pubblica con parametri degli inquinanti atmosferici che hanno superato nuovamente i limiti, non possiamo che accettare un’ordinanza non certo indolore, tanto per le imprese che per i cittadini, ma che recepisce alcune misure che abbiamo richiesto. Mi riferisco alle deroghe al divieto previste e alla proroga degli incentivi per la sostituzione delle auto, ma occorre ancora fare di più, e non solo a livello locale.

E’ necessario che a livello nazionale si spazzino via tutti i dubbi relativi alla tipologia di automezzi che effettivamente potranno circolare nel prossimo futuro, predisponendo conseguenti ed adeguati incentivi che tengano necessariamente conto dell’aumento dei tassi d’interesse, visto che acquistare oggi è molto più oneroso rispetto anche solo ad un anno fa.

A livello locale, siamo lieti che Palazzo Vecchio sia riuscito ad ottenere dal Ministero ulteriori fondi per il cambio dei veicoli che saranno disponibili da ottobre anche sull’usato, ma torniamo a chiedere di poterli mettere a disposizione per tutti i residenti della Città Metropolitana (non solo dell’agglomerato), nessuna area esclusa, che lavorano o studiano in città e la celere realizzazione delle infrastrutture necessarie alla svolta green, a partire dalle colonnine di ricarica”.

 

 

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