Dicono, che la linea ferroviaria della Faentina sia tornata più bella e potenziata di prima, grazie ai soldi del PNRR, il piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. E non poteva essere altrimenti, visto che, in tutti questi anni, la “Resilienza” l'hanno avuta i pendolari, troppo spesso con quella sensazione di “Ripresa”, anzi, “Ri-presa” per i fondelli, per i ritardi, le soppressioni e i vagoni pieni come carri bestiame.
In epoca di crisi energetica facciamo una proposta: se le cose sulla Faentina dovessero andare come gli anni passati (cioè male), i pendolari tornerebbero ad avere i celeberrimi giramenti di “palle”. Perchè non trasformare l'energia meccanica di tali giramenti in energia elettrica, attraverso il principio del funzionamento della dinamo, accumulando energia che potrebbe essere utilizzata per far viaggiare i treni. Sempre che ce ne siano in circolazione.