
Un imprenditore mugellano, servendosi di prestanome, ha costituito e gestito 4 società a responsabilità limitata e una ditta individuale, tutte totalmente inadempienti dal punto di vista fiscale.
I finanzieri della Tenenza di Borgo San Lorenzo hanno individuato il ben congeniato sistema finalizzato all’evasione fiscale. Attraverso la costituzione di imprese “fantasma” nel tempo sono state emesse numerosissime fatture false al fine di abbattere i ricavi conseguiti con costi in realtà mai sostenuti. In questo modo la frode fiscale, quantificata in 3,3 milioni di euro, ha permesso agli utilizzatori delle fatture false di pagare minori imposte rispetto a quelle effettivamente dovute.
Dalle indagini è emerso che la figura di spicco dell’organizzazione era un imprenditore mugellano che, avvalendosi di prestanomi, ha costituito e gestito 4 società a responsabilità limitata (3 con sede a Roma ed 1 in Borgo San Lorenzo) e una ditta individuale, con sede in Borgo San Lorenzo, che sono risultate totalmente inadempienti a qualsiasi obbligo fiscale. In particolare queste imprese (aventi oggetto sociale attività di lavori edili, consulenze, marketing e attività pubblicitarie) non hanno mai istituito scritture contabili, presentato dichiarazioni, redatto bilanci, versato imposte.
Le articolate indagini, effettuate dai finanzieri attraverso numerose perquisizioni nonché tramite accertamenti bancari e consultazione delle banche dati in uso al Corpo, hanno consentito di appurare che, tra il 2005 ed il 2009, sono state emesse complessivamente n. 88 fatture false, per un imponibile di oltre 3 milioni di euro.
Gli accertamenti svolti hanno evidenziato che le imprese di fatto non hanno mai operato (ad eccezione di brevissimi periodi immediatamente successivi alla loro costituzione) e la limitatissima capacità operativa non avrebbe potuto consentire la fatturazione di elevati importi così come, invece, è avvenuto.
La fittizietà delle prestazioni fatturate è stata confermata anche da vari riscontri, tra cui quello degli autotrasportatori delle merci, i quali hanno dichiarato di non aver mai realizzato il movimento delle merci né hanno mai conosciuto le imprese indicate nelle fatture rivelatisi false. Le aziende che hanno emesso le fatture false sono risultate sconosciute presso i recapiti indicati come domicilio fiscale.
Le numerose imprese che hanno fraudolentemente beneficiato delle fatture per operazioni inesistenti sono ubicate nel centro-nord Italia dove esercitavano le più diverse attività: industria meccanica, immobiliare, società sportiva, onoranze funebri, arredamento, impresa edile, ecc.
I soggetti responsabili delle società emittenti le false fatture (2 residenti in San Piero a Sieve, 2 a Borgo San Lorenzo, 3 a Roma ed 1 a Torino ed 1 a Gallarate) sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Firenze per emissione di fatture per operazioni inesistenti.