Ferragosto capo d'inverno, recita o forse dovremmo dire recitava un vecchio detto popolare che vedeva in quella data la prima importante défaillance estiva.
La buriana di Ferragosto è un evento abbastanza comune anche nelle estati degli ultimi decenni ma non rappresenta più quel limite oltre il quale il caldo intenso lascia via via il posto al fresco.
Più che altro si inserisce nel contesto estivo come un comune episodio temporalesco. Perchè questo preambolo?
Perchè i modelli matematici e in particolare il modello europeo di Reading iniziano a intravedere nei giorni intorno al 15 agosto uno strappo nella grande struttura anticiclonica che avvolge il Mediterraneo.
Il modello ECMWF vede il cambiamento prima del 15, il modello americano invece subito dopo Ferragosto.
Insomma qualcosa potrebbe esserci ma andrà valutata a mano a mano che ci avvicineremo a quella data. Intanto vediamo come ci arriveremo.
La settimana appena iniziata si concluderà con una nuova escalation del grande caldo; modelli sono lapidari al riguardo e la possibilità che si sbaglino sulle ondate di caldo è piuttosto bassa.
Dunque la settimana di Ferragosto potrebbe iniziare con temperature roventi sull'Italia ma anche una progressiva flessione del campo barico sull'Europa occidentale a causa dell'affondamento verso la Francia di una saccatura atlantica.
Questa saccatura potrebbe trasportare sull'Italia una prima perturbazione tra lunedì e martedì. Il fronte è ancora ipotetico perchè viene dedotto sulla base delle medie.
Dunque mettiamo in conto che il grande caldo dell'inizio della settimana di Ferragosto possa essere affiancato da un passaggio temporalesco più o meno incisivo. Dove?
Ancora una volta prevalentemente al Nord. E poi? La media cosi come anche lo scenario dei cluster medio propone una ricucitura dello strappo barico tra il 13 e il 14 e un nuovo possibile affondo atlantico tra il 15 e il 17.
Non andiamo oltre perchè diventerebbe sempre meno attendibile. Nei prossimi aggiornamenti cercheremo di darvi maggiori certezze.