6 APR 2025
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Dal 18 maggio: gli esercizi aperti e cosa si potrà fare

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Negozio aperto Negozio aperto © Pixabay
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Ieri sera (15 maggio 2020) il Governo ha fatto sapere di aver raggiunto un accordo con le Regioni in merito alle riaperture dal prossimo lunedì 18 maggio. ll Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che prevede la riapertura in tutta Italia di attività economiche e produttive. Oggi dovrebbe essere firmato il nuovo decreto del premier Giuseppe Conte che stabilisce le linee guida per questa nuova fase.

Di seguito i principali cambiamenti e le regole che dovrebbero partire da lunedì (il condizionale è d'obbligo visto che il testo non è ancora stato firmato).

SPOSTAMENTI

A partire dal 18 maggio 2020, gli spostamenti delle persone all’interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. Lo Stato o le Regioni, in base a quanto previsto dal decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, potranno adottare o reiterare misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale relativamente a specifiche aree interessate da un particolare aggravamento della situazione epidemiologica. Ci si potrà quindi muovere senza autocertificazione.

Fino al 2 giugno 2020 restano vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova.

INCONTRARE AMICI

Al 18 maggio, anche a seguito delle riaperture di bar e ristoranti, che sono state anticipate visti i dati incoraggianti sui contagi, potrebbe esserci un'apertura anche per gli incontri con gli amici, finora esclusi dall'allentamento delle misure restrittive stabilito dal governo. Nei locali, in cui fino ad ora era consentito solo il servizio d'asporto, sarà forse possibile cenare con gli amici, ma sulla questione, non è stato ancora raggiunto un accordo nel governo, e alcuni ministri che spingerebbero affinché il vincolo rimanga, per timore che la fase due possa trasformarsi in un "liberi tutti". In ogni caso, sia nei locali al chiuso sia per strada, rimarrà il divieto di assembramento.

I RISTORANTI

Nell'accordo è previsto che i governatori prevedono una distanza di un metro tra commensali nei ristoranti, l'obbligo di sanificare le sdraio al mare per ogni nuovo cliente che le usa. Secondo quanto si apprende, da una prima lettura del documento, c'è lo stop ai buffet nei ristoranti.

PALESTRE

Per le palestre occorrerà "organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d'uso alternate o separate da apposite barriere)". E' quanto si legge nel documento delle regioni sulla fase due. Bisognerà "regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l'accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, o almeno 2 metri durante l'attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa)".

Ed ancora: "Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro. Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l'uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali".

STABILIMENTI BALNEARI

Negli stabilimenti balneari la distanza tra i lettini dovrà essere di un metro e mezzo. Non si potranno praticare sport di squadra sull'arenile, ma saranno ammessi gli sport singoli come il windsurf. Anche le spiagge libere dovranno avere dei sorveglianti che vigilino sulle distanze di sicurezza. Nelle spiagge libere e in generale in tutte le spiagge, anche quelle degli stabilimenti, la distanza tra le persone dovrà essere di un metro. L'area che ogni ombrellone occuperà sarà di dieci metri quadri almeno.

In supermercati e centri commerciali sarà necessario un termoscanner per la prova della febbre. Sopra i 37,5 gradi non si potrà entrare. Nei negozi di abbigliamento serviranno guanti monouso per toccare gli abiti. I Comuni potranno decidere lo stop eventuale ai mercatini dell'usato. Nei negozi occorrerà "sempre indossare la mascherina, cosi' come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti". L'addetto alla vendita deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente).

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