Mancano pochi minuti a mezzanotte quando Saka si fa parare il rigore da Donnarumma dopo l'errore dagli undici metri di Jorginho eroe contro la Spagna dal dischetto.
Mancano pochi minuti quando l'azzurro squarcia il cielo grigio di una Londra troppo convinta, ancora una volta, di se stessa e nonostante la partita al terzo minuto del primo tempo si fosse messa a favore dei padroni di csa sospinti dal tifo dei sessantamila sugli spalti (covid e sue variannti compresi).
Gigio Donnarumma 23 anni di esperienza è stato un gigante ed è il calciatore del torneo, ma tutto il gruppo azzurro, diventato tale fra le mura di Coverciano ha vinto perchè è stato coeso.
Una squadra fuori dal campo che è diventata eroica nel quadrante di gioco che riporta in Italia una coppa che mancava da 53 anni ma che va al di là del valore sportivo.
Battere gli inglesi e in casa loro vale tanto.
Perchè già convinti di vincere al punto di decretare che lunedì sarebbe stata festa nazionale per smaltire la sbornia da vittoria, perchè cantavano che ia coppa sarebbe tornata "nella casa del calcio" dimenticando - come sottolineato dall'Acf Fiorentina - che il calcio è nato a Firenze nel 1530 e non certo in Inghilterra nel 1800 e perchè è stato molto maleducato sfilarsi la medaglia appena ricevuta.
Ma batterre gli inglesi e vincere nel 2021 l'europeo del 2020 rinviato a causa de covid vale tanto per la nazione. Calcio oppio dei popoli sottolineano certi intellettuali storgendo il naso ma i successi sportivi della nostra nazionale potrebbero portare anche ritorni economici per il Paese, in termini di PIL e mai come adesso ne abbiamo bisogno.
L'Italia, primo paese occidentale ad essere investito dalla pandemia si riscatta non solo per il pallone. Quanto valgono entusiasmo e fiducia?
Secondo quanto dichiarato da Simona Caricasulo, docente di Economia aziendale dello sport alla Luiss ‘Guido Carli’ di Roma, al Quotidiano Nazioale grande potrebbe essere l'impatto economico della vittoria agli Europei della Nazionale. “A Wembley è in palio anche un pezzo della crescita italiana." sottolineava nei giorni scorsi l'esperta. Ed ecco i conti della vittoria degli azzurri che spingerebbe la crescita italiana.
"La conquista degli Europei costituirebbe un volano straordinario per la nostra economia e per il sistema Paese. Non a caso, tutte le maggiori ricerche stimano l’impatto delle grandi vittorie calcistiche lo 0,7% del Pil” .
Quindi 12 miliardi? “Questo indicano i modelli, anche se una quantificazione così puntuale non è possibile. Ma in ballo c’è davvero tanto, perché l’effetto-vittoria si trascinerebbe agli anni a seguire. The winner takes it all, il vincitore prende tutto, dicono gli inglesi.
Un fenomeno che si dispiegherebbe sia nel mercato interno sia nell’export. Dopo il trionfo ai Mondiali 2006 l’export italiano fece segnare +10%. La conferma che i grandi successi rafforzano la brand identity dell’intero Paese. La voglia di prodotti italiani, che nel mondo è già alta, crescerebbe ancora. Trovando stavolta un alleato chiave nell’e-commerce, infinitamente più esteso rispetto a 15 anni fa”.