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Tony shock in Commissione: "Orgoglioso di tutto quello che ho fatto per Il Forteto".

Polemica sulla richiesta di secretazione. Donzelli chiede trasparenza, ne nasce una schermaglia. Poi il video scompare. Nel 2011 aveva detto: 'Mi levo il cappello davanti al Forteto'

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L'audizione del giudice Tony L'audizione del giudice Tony © OK!Mugello
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Toni accesi e schermaglie l'altro giorno in occasione dell'audizione del giudice Piero Tony davanti alla Commissione Parlamentare d'inchiesta sul Forteto. Il giudice, infatti, aveva chiesto di secretare la seduta, ma il deputato Giovanni Donzelli ha definito la scelta 'particolarmente grave'. Aggiungendo di reputare grave "che un rappresentante delle istituzioni, giudice, che ha avuto delle responsabilità e che è qui a riferire di queste chieda la secretazione secondo me è gravissimo". Aggiungendo: "Chiedo al giudice Tony di non essere secretato. Comprendo che possa non essere orgoglioso di alcune sue azioni riguardo al Forteto. Però credo che sia un dovere pubblico per chi ha vuto ruoli istituzionali non avere niente da nascondere". Concludendo: "Credo che la trasparenza sia un dovere per chi rappresenta le istituzioni al nostro livello".

A lui replica il giudice Tony. Affermando come premessa: "Io sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto per il Forteto". E rivolgendosi a Donzelli: "Poi parliamo di persona io e lei". E' intervenuto anche il senatore La Pietra, definendo gravissimi questo atteggiamento e queste affermazioni e parlando di mancanza di rispetto per la commissione. Anche la presidente della Commissione, come potete vedere dal video in questione ha rivolto la richiesta al giudice Tony di essere audito in forma pubblica. Ma lui ha confermato la forma secretata, e così è stato. 

In seguito questo pezzo di seduta, che potete vedere nel video allegato a questo articolo, è stato tolto dalla web tv del Parlamento. Lo potete vedere qui perché alcuni cittadini sono riusciti a salvarlo prima che venisse rimosso. Ricordiamo che l'ex magistrato dott. Tony, già presidente del Tribunale dei Minori e Procuratore a Prato ha in alcune occasioni sostenuto l'esperienza del Forteto come, ad esempio, a Prato per la presentazione dell'ultimo libro di Fiesoli, alla vigilia dell'arresto del 2011. E' interessante ad esempio rileggere oggi la trascrizione di quella presentazione, che trovate qui sotto agli atti della Procura della Repubblica di Firenze. 

In questa occasione Tony, riferendosi alla sentenza del 1985 (che aveva condannato Fiesoli per abusi) affermò che, secondo lui, quella la Sentenza ridimensionava in realtà l'ipotesi accusatoria. E aggiungendo: "Il Forteto è sotto controllo quotidiano da parte di tutta la neuropsichiatria infantile della Toscana" (si è visto come era controllato, verrebbe da dire amaramente, ndr). 

O ancora dicendo che quel processo era l'esempio di tutto quello che non si poteva fare nelle indagini. O ancora affermando (sempre riferito alla condanna del 1985) "Io mantengo gli atti per farli leggere ai miei nipoti quando saranno grandi". E concludendo: "Io mi levo il cappello davanti al Forteto". E riferito ai tristemente famosi chiarimenti: "A Mezzanotte 100 persone che iniziano i chiarimenti. Perché un muso lungo non ci deve essere".

Clicca qui per la trascrizione della presentazione di Fili e Nodi a Prato

 

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