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Solo una settimana fa anche il Ministro dell'interno Luciana Lamorgese era a Firenze ad affrontare il problema mala movida al Cosp (Comitato Operativo Sicufrezza Pubblica). Con lei in Consiglio Comunale si è presentata anche la Prefetta di Firenze Alessandra Guidi e il Sindaco Dario Nardella ad annunciare l'arrivo di quella che avrebbe dovuto essere "movida sostenibile". Per questo erano stati annunciati 20 poliziotti in più (praticamente una pattuglia per turno!) e la ztl notturna dal 21 giugno (che ha fatto scatenare le ire dei ristoratori).
Appena 5 giorni dopo l'annuncio, nel primo vero test, e dopo il peggioramento della situazione già evidenziata in città la scorsa settimana una folla di vandali ha assalito le rive dell'Arno (a destra e sinistra). I "catafalchi" e il cordonato che dovevano difendere, con la benedizione della Sovrintendeza e la maledizione di molti, la basilica di Santo Spirito sono durati giusto lo spazio di una sera.
La vice sindaca Alessia Bettini, per sopire le polemiche estetiche, aveva dichiarato che le installazioni erano "rimovibili" nella speranza che il buon senso non le dovesse rendere definitive. E rimovibili lo sono state per chi si sente in diritto di urinare su un gioiello del Rinascimento come se si trovasse nel peggior gabinetto di una bidonville del terzo mondo.
La "protesta" andata in scena venerdì sera a Firenze è stata follia pura. Lo scempio rimane. Sempre più evidente e scandaloso agli occhi del mondo che guarda a Firenze.
Nello stesso momento sui lungarni, dove si è inteso spostare la movida camffandola da eventi culturali, sia in riva destra che in riva sinistra è andato in scena un altro spettacolo indegno di Firenze. Ancora auto parcheggiate in maniera selvaggia dentro le Rampe del Poggi restaurate con un importante investimento, bagordi fuori ogni regola, sporco e distese di bottiglie e bicchieri in terra e dall'altra parte del fiume, dopo il numero chiuso imposto dal locale caraibico sull'Arno,la massa di vandali si è spostata ai giardini Caponnetto del lungarno de Tempio. Dove l'assalto di centinaia di motorini sgassanti nel parco e l'assalto di circa 300 persone completamente in preda ai bagordi alcolici e psicotici, che pretendevano ancora bevute, ha spaventato i gestori del chiosco che hanno tirato giù bandone. Una scelta costata cara dato che lo stesso è stato vandalizzato dall'orda barbarfa sotto gli occhi degli spacciatori di cocaina comparsi a fiotte come gli spacciatori di alcool con le auto in doppia fila e i bagagliai aperti a smerciare.
40 persone denunciate in Santo Spirito e nessuna sui lungarni e la Prefetta che continua a nicchiare e gettare acqua sul fuoco.
A Firenze c'è un gravissimo problema di ordine pubblico, ne dobbiamo prendere atto senza nascondere la luna dietro il filo d'erba dei "giovani che dopo il lockdown hanno voglia di divertirsi".
Franco Natalino
Ecco la nuova Firenze dopo la visita del ministro e tutte le chiacchiere dei politici locali si è consolidata la città dei festaioli, perditempo, non occupati, prossimi alcolizzati cronici. Città per rilascio freni inibitori a suon di movide che in città normali non ci sono,ma si lavora e produce dignità.