OK!Valdisieve

Morto l'archistar fiorentino di nascita Richard Rogers

Autore di numerose opere anche insieme a Renzo Piano. Resta la sua opera a Scandicci e il progetto realizzato con l'architetto Claudio Cantella donato a Firenze e mai realizzato per vivere l'Arno.

  • 285
uno dei disegni del progetto Cantella-Rogers uno dei disegni del progetto Cantella-Rogers © Claudio Cantella
Font +:
Stampa Commenta

L'architetto italo-britannico Richard Rogers è morto ieri sera all'età di 88 anni, secondo i media inglesi citati dall'agenzia Afp. Vincitore del premio Pritzker 2007 e autore con Renzo Piano di opere come il centro 'Georges Pompidou' di Parigi, Rogers era nato a Firenze il 23 luglio del 1933 da genitori di origini britanniche poi tornati in Inghilterra con lo scoppio della Seconda guerra mondiale.

Rogers è uno dei pionieri del movimento 'high-tech', che si distingue per le sue strutture in vetro e acciaio e le tubature a vista. Ha progettato la sede della compagnia di assicurazioni Lloyd's, un ufo architettonico inaugurato nel 1986 nella City di Londra. Ha inoltre realizzato l'edificio della Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo, gli uffici a Berlino in Potsdamer Platz, un terminal all'aeroporto internazionale di Barajas a Madrid, il Three World Trade Center a New York, nonché il 'Dome of the millennium' a Londra, curiosità dei festeggiamenti dell'anno 2000 che gli valsero le ire del principe Carlo.

Divenuto lord Rogers di Riverside, l'architetto sedeva dal 1996 alla Camera dei lord, la camera alta del parlamento britannico, nei ranghi dei laburisti.
Teorico della 'Città compatta' e dell'importanza degli spazi pubblici, l'architetto britannico era tra i più importanti progettisti al mondo e proprio nella terra natìa viene ricordato dai Comuni di Scandicci e Firenze per il grande lavoro urbanistico fatto a Scandicci, che lui trasformò da dormitorio-satellite di Firenze con 50.000 abitanti, a città con una sua identità autonoma.

Un suo 'caso scuola' di progettazione, come lo definiva lui stesso, perché seguito integralmente, dalle fasi delle scelte urbanistiche al disegno finale di ogni singolo progetto, volume per volume, edificio per edificio, spazio per spazio. Rogers, vincitore del premio Pritzker nel 2007, famoso per aver firmato opere come il Centro Pompidou a Parigi assieme a Renzo Piano, metteva l'accento sull'importanza per i cittadini di avere servizi e relazioni sociali vicine al centro della propria vita.
E' per questo che nel 2003, a seguito dell'incarico conferito dal Comune di Scandicci, lo studio Rogers Stirk Harbour and Partners elaborò il masterplan urbanistico, in particolare del Nuovo Centro urbano. Richard Rogers firmò la nuova piazza Resistenza con l'auditorium, la fermata della tramvia, gli edifici, lo spazio pubblico, inaugurati poi nel 2013.

"Ci ha lasciati Richard Rogers - lo ricorda l'attuale sindaco di Scandicci Sandro Fallani - La sua mano e la sua straordinarietà hanno cambiato l'architettura contemporanea e hanno segnato indelebilmente la trasformazione della città. Fu chiamato a disegnare con un masterplan il nostro centro urbano, disegnando la ormai famosissima 'libellula' che è il modello su cui si basano le grandi trasformazioni di Scandicci a cominciare dalla spina dorsale del tram, del parcheggio scambiatore, della piazza civica, del parco urbano che sta nascendo, dell'area del Turri e tutto il rafforzamento pedonale che da piazza Resistenza si snoda verso piazza Matteotti e verso piazza Di Vittorio. Rogers ha dato a tutti noi la forza del cambiamento e la bellezza della trasformazione che stiamo vivendo".

Dalla vicina Firenze il sindaco Dario Nardella afferma: "Si è spenta una luce nell'architettura internazionale. Richard Rogers è stato uno dei maggiori 'archistar' mondiali e ha 'ridisegnato' molti skyline delle principali capitali", "a Scandicci ha progettato il nuovo centro urbano. Il suo nome è legato ad avveniristici progetti architettonici come il Centre Pompidou a Parigi, le Torri dei Lloyd's e il Millennium Dome a Londra, l'edificio della Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo, gli uffici a Berlino in Potsdamer Platz, un terminal all'aeroporto Barajas di Madrid e il Three World Trade Center a New York".

A Firenze rimane di lui quel progetto sognato e ideato insieme all'architetto Claudio Cantella di vivibilità dell'Arno e delle sue sponde nel tratto cittadino. Un progetto donato alla città durante la giunta Bogiankino e rimasto chiuso in un cassetto fino alla scorsa campagna elettorale quando Dario Nardella la rispolverò, dimenticando però che l'autore non era solo Rogers. Per chi ne volesse sapere di più, nella speranza che quel progetto attualizzato possa vedere la luce eccovi l'intervista rilasciata alla collega Stefania Valbonesi dall'architetto Cantella. 

Lascia un commento
stai rispondendo a