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Firenze, San Martino e la fiera dei "trabiccoli"

Si svolgeva sul ponte di Santa Trinita e in parte in via Maggiore (Via Maggio).

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Ponte Santa Trinita Ponte Santa Trinita © Facebook
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Per la festività di San Martino, l'11 novembre, accompagnati dall'adagio popolare "L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochino", fino ai primi decenni del Novecento, sul ponte Santa Trinita e in parte in via Maggiore (Via Maggio), si svolgeva la caratteristica Fiera dei Trabiccoli.
Lì era possibile trovare anche questi attrezzi, composti da un insieme di leggere stecche di legno unite da chiodini e che avevano diverse forme: una singolare grande gabbia a forma di cupola, oppure di forma bislunga (cd. preti), sotto la quale si appendevano a un gancio gli scaldini, i veggi e le cecie, carichi di brace ardente, per rendere caldi i letti o asciugare la biancheria.

Il trabiccolo teneva sollevate le coperte e permetteva al calore di diffondersi. In tal modo si riduceva il tasso di umidità di coperte e materassi, alto nella stagione invernale nelle case, soprattutto quelle di campagna, permettendo di entrare in un letto tiepido anche in stanze che d’inverno erano gelide.
È il bisnonno dei vari "scaldasonno" elettrici e oggi sopravvive solo come oggetto d'antiquariato.
Quanti di voi ricordano questo attrezzo domestico che si è usato, fino agli anni Sessanta del 1900?

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