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Tre Fondazioni di Firenze insieme per la costruzione di un centro nascita in Congo

"I Tre Moschettieri" come gli ha definiti Nardella si uniscono per sostenere il mondo meno fortunato

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La presentazione del centro nascite La presentazione del centro nascite © Nadia Fondelli
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La Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Anna Meyer, la Fondazione CR Firenze e la Fondazione Il Cuore si scioglie sono "i tre moschettieri", usando le parole del Sindaco, che si uniscono per un progetto che riguarda direttamente l'Associazione “Grazie a piene mani” per la costruzione di un centro nascita poliambulatorio nel villaggio di Nkongolo Monji della provincia del Kasai Centrale della Repubblica Democratica del Congo.

Il centro nascita, che si chiamerà “Centre de Santé Maria Cristina Ogier”, sarà una struttura di circa 100 metri quadrati, attrezzata e gestita da personale competente e qualificato che consentirà di avere uno spazio protetto e assistito molto necessario per i 30.000 abitanti del villaggio di Nkongolo Monji che fino ad oggi dovevano fare un giorno di cammino.
Le donne partoriscono nella loro capanna col pavimento di terra battuta e con un tasso di mortalità molto elevato a causa delle facilmente intuibili scarse condizioni igieniche e rischi di infezione.

Oggi con questo nuovo centro presentato a Palazzo Vecchio alla presenza del sindaco Dario Nardella, di Giampaolo Donzelli (presidente della Fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer), di Gabriele Gori (direttore generale della Fondazione CR Firenze), di Daniela Mori (presidente della Fondazione il Cuore si Scioglie) e di Nikla Salsetta Balestra (associazione “Grazie a Piene Mani”). Il “Centre de Santè Maria Cristina Ogier”, sostenuto dalle tre Fondazioni e dal costo di 60mila emerge come sottolinea il Sindaco “Ancora una voltanemerge il grande cuore solidale di Firenze. La nostra città nella storia si è contraddistinta per la tutela delle mamme e dei bambini più fragili e mi piace pensare che sarà grazie a tre soggetti fiorentini che verrà costruito questo centro nascita-poliambulatorio dove le donne potranno partorire in tutta sicurezza”.

All’interno del punto nascita lavoreranno un medico e cinque infermieri. “Con questa iniziativa – ha concluso Mori – si rafforza la collaborazione con le altre due Fondazioni e la rete solidale formata si mobilita per sostenere il miglioramento delle condizioni di vita, a partire dalla nascita, in una realtà più lontana. Il “Centro nascita Santé Maria Cristina Ogier” avrà lo scopo principale di aiutare le donne congolesi nel momento del parto, ma servirà anche per dare un primo presidio sanitario ad un’area e ad una comunità che finora ne è sprovvista”.

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