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Firenze Vera e la lettera aperta a Careggi. "Fermate la violenza sui bambini"

Stop sulla somministrazione della triptorelina all'Ospedale Careggi.

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Una lettera accorata Una lettera accorata © Facebook
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Come atto conclusivo della sua campagna elettorale la lista Firenze Vera, della quale il Popolo della Famiglia fa parte, ha appena inviato un'articolata lettera aperta alle Istituzioni sulla questione della somministrazione ai fanciulli del farmaco triptorelina all'Ospedale Careggi di Firenze, nell'ambito della c.d. "transizione di genere". 

Il Popolo della Famiglia di Firenze aveva già trattato la questione nel lontano 7 maggio 2019, rivolgendosi pubblicamente al Prof. Mario Maggi, Direttore del Servizio di Endocrinologia dell'Ospedale fiorentino di Careggi, e poi ancora il 25 gennaio di quest'anno, al tempo in cui c'era stata al Careggi un'ispezione del Ministero della Salute, in seguito a una richiesta parlamentare di approfondimento sulle procedure di transizione di genere, fatta dal senatore Maurizio Gasparri nel dicembre del 2023.  

La lettera odierna, oltre che direttamente al Prof. Mario Maggi, è stata nuovamente indirizzata anche al Ministro della Salute Orazio Schillaci, al Capo della Segreteria tecnica del Ministero della Salute Mara Campitiello, alla Presidenza del Comitato Nazionale per la Bioetica e ai suoi Membri componenti, al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all'Assessore alla Sanità della Regione Toscana Simone Bezzini, e infine al Senatore Maurizio Gasparri, dalla cui interrogazione parlamentare era partita l'iniziativa dell'ispezione. 

Pareva che in seguito all'ispezione i famigerati protocolli fossero stati sospesi, ma la notizia è stata poi smentita sui media.
Pier Luigi Tossani, referente per Firenze del Popolo della Famiglia, che partecipa alla lista assieme al partito Indipendenza! e sostiene il candidato Sindaco Andrea Asciuti,  si è dunque oggi rivolto alle Istituzioni.
Ecco la lettera integrale.

Gentili Signori,

nell'immediata vigilia del voto per le elezioni amministrative a Firenze, andiamo a riprendere un tema che è stato totalmente ignorato nel dibattito elettorale, eppure dovrebbe esserne fra i più importanti. Per questo, in quanto lista che si presenta alla competizione elettorale, ci assumiamo l'onere di ricordarlo a Voi e a tutta la comunità civile, nel momento chiave in cui il popolo ne sta per decidere l'indirizzo etico e politico.
Si tratta dei percorsi relativi al trattamento della c.d. "disforia di genere" nei minori e all’uso del farmaco triptorelina, circa il quale, come Popolo della Famiglia Firenze, vi avevamo già interpellati il 25 gennaio scorso, riprendendo peraltro quanto già scrivemmo al Prof. Mario Maggi, Direttore del Servizio di Endocrinologia dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, nella data del lontano 7 maggio 2019, e che potete rileggere in calce alla presente.

Vediamo dunque recentemente, sull'edizione web de "La Nazione" in data dell'11 maggio scorso, a questo link https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/triptorelina-stop-al-farmaco-ma-non-e-vero-73958513?live che "Triptorelina. Stop al farmaco". Ma non è vero
L'associazione Pro Vita & Famiglia esulta per presunto stop triptorelina a Careggi, ma l'ospedale smentisce: prescrizioni regolari secondo linee guida. Polemiche sul servizio di assistenza neuropsichiatrica infantile. I Pro Vita & Famiglia esultano per la sospensione della triptorelina a Careggi, ma l’ospedale smentisce tutto.
Il caso si accende ieri quando il portavoce dell’associazione, Jacopo Coghe, affida a una nota la propria soddisfazione per la notizia di una presunto stop alla prescrizione del farmaco nel centro specializzato di incongruenza e disforia di genere. L’ospedale, tuttavia, interpellato rettifica la versione dei fatti: "La prescrizione del farmaco prosegue regolarmente per i vecchi e i nuovi pazienti, secondo le linee guida". Il centro dell’ospedale fiorentino è finito da mesi nel mirino di Pro Vita e parlamentari della maggioranza ed è stato anche oggetto di un’ispezione del ministero della Salute. Principale nodo della contesa l’effettiva erogazione del servizio di assistenza neuropsichiatrica infantile che spetta obbligatoriamente ai minori che intendono cambiare sesso.
Nella nota Coghe esprime "soddisfazione per il blocco della somministrazione a bambini e adolescenti della triptorelina all’ospedale Careggi a seguito dell’inchiesta e delle indagini condotte dalla procura e dal ministero della Salute".

Ma le notizie che filtrano da Careggi sembrano confutare questo slancio".
Ebbene Signori, di fonte a questi drammatici fatti, che si svolgono purtroppo nell'inconsapevolezza di troppa parte dell'opinione pubblica, non possiamo oggi che ribadire pubblicamente quanto vi scrivemmo il 25 gennaio scorso:
"...sembra che quasi cinque anni siano purtroppo passati invano, poiché nonostante il Governo in carica sia il quarto dal tempo in cui indirizzammo la nostra precedente lettera al Prof. Maggi, le Istituzioni da Voi rappresentate non sembrano ancora voler convenire sull'essenza della questione, come l'ha puntualmente descritta Tommaso Scandroglio sulla Nuova Bussola Quotidiana:
"Condizionare i bambini a credere che una vita intera di impersonificazione chimica o chirurgica dell’altro sesso sia una cosa normale è violenza sui bambini".

La nostra lista Firenze Vera ha adottato il motto del già dissidente cecoslovacco e successivamente presidente della Repubblica ceca Vàclav Havel, quando egli nel 1978 scrisse, nel suo libro "Il potere dei senza potere", che “La prima politica è vivere nella verità”.

Su questa base anche noi, che di potere non ne abbiamo, siamo però chiamati e ripetervI pubblicamente la richiesta che già vi facemmo il 25 gennaio scorso:
"Facciamo rispettosamente osservare al Senatore Gasparri (...) che non è dunque questione di rispettare o meno la normativa, come affermano in Regione Toscana, ma è la normativa stessa che è deviata e fuorviante, in quanto è messa a servizio di una politica iniqua.

Osserviamo infine che per far cessare questo doloroso ed eclatante scandalo, a rigore non è nemmeno necessario attendere il parere del Comitato Nazionale per la Bioetica, ma basterebbe assumersi subito le proprie responsabilità politiche, considerato che la questione è già chiarissima nei suoi termini.

Sarebbe dunque sufficiente che senza ulteriori indugi Lei la portasse all'attenzione del Premier Giorgia Meloni, che rappresenta il Governo del quale Lei stesso fa parte, chiedendo la dismissione immediata su tutto il territorio nazionale delle suddette procedure di transizione di genere, che tanto dolore hanno già inutilmente provocato.
Tanto Le chiediamo, estendendo la nostra urgente esortazione a tutti i destinatari della presente missiva".
Distintamente,
per il Popolo della Famiglia Firenze, delegato di lista Firenze Vera
il referente, Pier Luigi Tossani

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