Da sx: Dori, Montemagni, Michelotti, Quartini, Malavasi © Fratelli d'Italia
Sono parole di entusiasmo e decisione quelle di Francesco Michelotti. L'avvocato collegiano, classe 1983, eletto deputato nelle liste di Fratelli d'Italia, che da oggi, Giovedì 1 agosto, è Presidente della Commissione parlamentare bicamerale d'inchiesta che dovrà far luce sulle eventuali responsabilità istituzionali, politiche e economiche dietro agli orrori perpetrati all'interno della comunità del Forteto sui minori che vi venivano affidati.
Ad affiancarlo ai vertici una squadra composta da due Vicepresidenti anch'essi toscani, la massarosese Elisa Montemagni (Lega - Salvini Premier) e il gambassino Andrea Quartini (Movimento 5 Stelle), e dai due Segretari alla presidenza Antonio Guidi (Civici d'Italia - Noi Moderati - Maie) e Ilenia Malavasi (Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista).
Sono onorato e ringrazio il mio partito, Fratelli d'Italia, e il centrodestra, per avermi accordato una fiducia tale da riconoscermi il ruolo di presidente della commissione bilaterale d'inchiesta sul Forteto, del quale sento la massima responsabilità. La mia soddisfazione è particolarmente grande, data anche la forte trazione toscana, come si vede dall'ufficio di presidenza eletto questa mattina: sono infatti i toscani Elisa Montemagni e Andrea Quartini i vicepresidenti, attenti conoscitori della storia del Forteto, e segretari di presidenza Ilenia Malavasi e Antonio Guidi. Il lavori della commissione che presiedo, saranno volti non solo al completamento di quelli portati avanti dalla commissione di inchiesta regionale toscana, presieduta da Stefano Mugnai e caratterizzati dall'impegno costante e deciso di Giovanni Donzelli e di Paolo Bambagioni, ma anche e soprattutto a chiarire le opache dinamiche che tuttora avvolgono la vicenda del Forteto, così come il ruolo del Tribunale dei minorenni e quello della politica toscana. Le nostre missioni saranno far emergere la verità e garantire giustizia per le tante vittime; abbiamo tutti gli elementi per poter lavorare in modo condiviso e coordinato per compierle.
