La nota del comitato che si batte contro la prospettiva di impianto eolico sul Monte Gazzaro, sul crinale della Futa, in merito alla conferenza dei servizi di ieri (martedì). Conferenza che avrebbe potuto autorizzare l'impianto, e che invece...
Quasi otto ore di riunione non sono bastate per decidere se autorizzare o meno l’impianto eolico sul Monte Gazzaro nei comuni di Firenzuola, Barberino e Scarperia. La Conferenza dei Servizi convocata martedì scorso presso la Regione Toscana sarà riconvocata entro 45 giorni.
Il flusso regolare di “pareri favorevoli con prescrizione” – che avrebbe fatto dell’incontro una riunione faticosa ma comunque conclusiva – è stato interrotto da qualche voce fuori del coro. Il no deciso del Comune di Firenzuola sia all’autorizzazione paesaggistica sia alla variante urbanistica, il parere contrario all’autorizzazione paesaggistica e a quella idrogeologica del rappresentante del Comune di Barberino, ma soprattutto l’intervento del rappresentante della Soprintendenza ai beni ambientali e paesaggistici, il quale, alla luce di nuovi e ulteriori approfondimenti sui danni alle superfici boscate e rivolgendo una ragionevole attenzione ai principi contenuti nel nuovo Piano del Paesaggio della Regione Toscana, presenti anche nell’intesa firmata il 13 Dicembre scorso da Regione e Ministero dell’Ambiente, ha modificato il parere espresso in fase di valutazione di compatibilità ambientale e si è espresso contro la realizzazione dell’impianto.
Alla fine dell’incontro gli osservatori del Comitato e di Italia Nostra, presenti alla Conferenza dei Servizi, hanno espresso apprezzamento per la scelta coraggiosa della Soprintendenza e hanno citato ancora una volta l’affermazione dell’assessore Anna Marson: “Il Piano, ora all'attenzione del Consiglio regionale […], costituisce tuttavia già da ora, con la sua ricca dotazione di conoscenze, un riferimento significativo per una presa in conto più adeguata dei paesaggi oggetto di progetti di trasformazione”.