27 MAR 2025
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Gioco d’azzardo in Mugello. Numeri in crescita e rischio dipendenza, l’allarme del Serd

Dall’analisi territoriale emerge che Barberino di Mugello è il comune con la spesa pro capite più alta, pari a 1.940,43 euro...

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Gioco Azzardo Gioco Azzardo © Pixabay
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Il fenomeno del gioco d’azzardo, sia fisico che telematico, continua a crescere in maniera preoccupante in Mugello. Secondo i dati della piattaforma Agorà Telematica, nel 2023 sono stati giocati oltre 94 milioni di euro nella zona, con una spesa pro capite di 1.428,69 euro. Un incremento significativo rispetto ai 65 milioni del 2021 e agli oltre 84 milioni del 2022, segno di una tendenza allarmante che incide profondamente sul tessuto sociale e sulle vite di chi sviluppa dipendenza.

Il Direttore del SerD Mugello, Gabriele Bardazzi, sottolinea l’importanza di un’informazione responsabile, evidenziando come l’enfatizzazione delle vincite possa alimentare comportamenti a rischio. Il gioco d’azzardo patologico porta infatti a conseguenze drammatiche, tra cui indebitamento, rischio di usura, stati depressivi e, nei casi più gravi, suicidio. Per questo motivo, il SerD invita a una riflessione collettiva, ponendo l’attenzione sulla realtà economica del settore: a fronte di una singola vincita, quanti soldi vengono effettivamente spesi nel gioco ogni anno?

Dall’analisi territoriale emerge che Barberino di Mugello è il comune con la spesa pro capite più alta, pari a 1.940,43 euro, per un totale di oltre 21 milioni di euro giocati, seguito da Borgo San Lorenzo, dove la spesa media per cittadino è di 1.597,12 euro, con un totale di oltre 29 milioni di euro investiti nel gioco.

Un altro dato significativo riguarda la distribuzione tra gioco fisico e telematico: nei comuni di Barberino di Mugello, Dicomano, Firenzuola, Londa, San Godenzo, Scarperia e San Piero prevale il gioco online, mentre a Borgo San Lorenzo, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Vicchio è il gioco fisico a registrare numeri più alti.

Il SerD ribadisce la necessità di un intervento mirato, sia sul fronte della prevenzione che dell’educazione, affinché il fenomeno venga affrontato con la consapevolezza delle sue gravi implicazioni economiche e sociali.

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