Prima e dopo il giorno dedicato alla ” Memoria ” abbiamo letto con tanto interesse e commozione, nei tanti e variegati siti Web ufficiali, comunali, quotidiani, settimanali, mensili ect, ect, tanti episodi che hanno caratterizzato il Mugello e i territori limitrofi (vedi Val di Sieve, Casentino e Valdarno), per quello che è accaduto, fra omicidi, fucilazioni, rappresaglie ed altre atrocità, durante la seconda guerra mondiale (1940-1945), che hanno visto in prima fila uomini e donne che hanno meritato medaglie, attestati e riconoscimenti, per il loro comportamento eroico contro i nazifascisti per la libertà e la democrazia in Italia. Purtroppo però nessuno dei miei tanti colleghi ha ricordato tre personaggi, i quali con il rischio della propria vita (mentre tanti ex fascisti riciclati dopo il 25 settembre, se ne stavano ben nascosti prima di cambiarsi la camicia), salvarono diverse famiglie di ebrei e non per ultimo anche Borgo San Lorenzo dalla distruzione. Parliamo prima di tutto di Padre Massimo da Porretta che nascose tre famiglie all’interno della Casa di Riposo San Francesco, fra cui la famiglia Orvieto. Quindi don Lorenzo Gasperi, sacerdote salesiano il quale una volta venuto a conoscenza che i genieri tedeschi avevano minato la parte sud est di Borgo per rallentare l’avanzata degli inglesi (via Brocchi, via del Castelluccio, via Beato Angelico, via del Canto), riuscì a convincere il comandante della tedesco della piazza del Mugello, Maggiore Herbert Zirhmann acquartierato a Villa Il Palagiaccio a Senni, (don Gasperi era altoatesino e conosceva la lingua tedesca), a far disinnescare le cariche di tritolo già pronte per esplodere. Infine e non ultimi Monsignor Ugo Corsini e Antonio Gigli responsabile dell’Ufficio Anagrafe del comune di Borgo San Lorenzo, che falsificando le carte d’identità della famiglia Spiegel (babbo, mamma e due figli), che si era nascosta a Borgo, riuscirono a salvarli dalla deportazione. Com’è noto don Ugo Corsini, (dopo la guerra quando passava davanti ad un noto ritrovo veniva investito da offese, irrisioni e sputi) e Antonio Gigli sono stati insigniti quattro anni orsono di “Giusto fra le Nazioni” e i loro nomi sono impressi accanto a Gino Bartali nel viale dei Giusti a Gerusalemme. Nessuno in questi giorni li ha ricordarti: lo facciamo noi, con grande rispetto e grande orgoglio di borghigiano in particolare e di mugellano in generale, senza timori reverenziali per nessuno. La storia non si nasconde; mai. (Archivio A.Giovannini)
Una delle nipoti di Antonio Gigli
Grazie Aldo per il servizio che fai a tutti noi, di aiutarci a ricordare Una delle nipoti di Antonio Gigli!
Yaffa and Renato Spiegel
Gentile sig. Giovannini, La ringrazio sentitamente per quanto da Lei pubblicato, in occasione del Giorno della Memoria, in ricordo delle persone a noi care, Giusti fra le Nazioni, Monsignor Ugo Corsini e Antonio Gigli, di buona memoria. La ringrazio e la saluto cordialmente. Renato Spiegel (Gerusalemme)
Gilberto
MENO MALE CHE QUALCUNO RICORDA QUESTI UOMINI E QUESTI AVVENIMENTI. SEMBRA CHE SIANO STATI SEMPRE GLI ALTRI. ED INVECE. ....
Marcello
E' un orgoglio avere i nomi di due borghigiani nel Viale dei Giusti. Grazie signor Aldo per averli ricordati.
Luigi
La vera democrazia,la verit storica, da qualsiasi parte, la si legge in queste righe. Grazie!!