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Al Giotto di Borgo, Lucrezia Lante della Rovere, Fresi, Cederna, Visibelli & Zorzi, Sieni, Pennacchi ed Ambra Angiolini

E per concludere il cartellone arriverà finalmente anche in Mugello uno degli spettacoli più emozionanti delle scorse stagioni : Ambra...

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La locandina della stagione  2024/25 del Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo La locandina della stagione 2024/25 del Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo © Massimiliano Miniati
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Mancava solo Borgo san Lorenzo, e finalmente sono usciti gli spettacoli in cartellone della stagione 2024/25 del Teatro Giotto che vedrà in scena Lucrezia Lante Della Rovere, Stefano Fresi, Andrea Zorzi & Beatrice Visibelli, Andrea Pennacchi, Giuseppe Cederna con gli attori di Arca Azzurra, Ambra Angiolini.                                            

Classici, Musica, balletto, sport per un’offerta che abbracci ogni tipo di pubblico.

il sipario di aprirà sul ritorno di Lucrezia Lante della Rovere (già vista in Maldamore qualche anno fa) con “NON SI FA COSÌ” di Audrey Schebat - Francesca e Giulio, in apparenza, sono una coppia stabile e solida. Così, quando Francesca, famosa pianista, torna inaspettatamente da un viaggio professionale e scopre che Giulio, affermato psicoanalista, si prepara a commettere l’irreparabile, allo shock si somma l’incomprensione. Del resto, suo marito non ha nemmeno pensato di lasciare un biglietto di spiegazione o di addio… Alternando toni tragici e comici, con una forza insolita, Audrey Schebat scuote i suoi personaggi e il pubblico. In discussione la coppia e la sua longevità, l’interrogatorio permanente necessario per sfidare il tempo. Con Lucrezia Lante della Rovere e  Arcangelo Iannace

il cartellone proseguirà con Stefano Fresi in “DIOGGENE” scritto e diretto da Giacomo Battiato - Lo spettacolo è diviso in tre parti (tre quadri) e ruota intorno a un unico personaggio, un attore famoso che si chiama Nemesio Rea. Nel primo quadro, Historia de Oddi, Bifolcho, Nemesio interpreta un proprio testo, scritto in autentico volgare duecentesco. È la storia di un contadino toscano che ha partecipato alla tremendissima battaglia di Montaperti in cui Siena e Firenze si sono scontrate. Nel secondo quadro, L’attore e il buon Dio, troviamo Nemesio nel suo camerino, mentre si veste, apprestandosi ad andare in scena. Ma non è dello spettacolo che ci parla, bensì della appena avvenuta rottura violenta con la moglie, tra pianti, grida e insulti. Nel terzo quadro, Er cane de via der Fosso D’a Maijana, troviamo Nemesio che vive felice in un bidone dell’immondizia. Ha lasciato tutto, la sua professione e la sua vecchia vita. Ha deciso, come il filosofo greco Diogene, di rifiutare ogni ambizione e possesso per essere libero di parlare del vero senso della vita.

Visto qualche anno fa al Giotto di Vicchio andrà in scena anche con replica nella matinée per le scuole e replica serale “IL PALLAVOLISTA VOLANTE” con Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli. - La leggenda del pallavolista volante è uno spettacolo in cui lo sport incontra il teatro e si fa metafora della vita: Andrea Zorzi detto “Zorro” – il pallavolista due volte campione del mondo e tre volte campione europeo con l’indimenticabile Nazionale di Julio Velasco – sale sul palcoscenico e, grazie alla penna e alla regia di Nicola Zavagli, ci racconta la sua grande avventura. Attorno a lui, la verve esplosiva dell’attrice Beatrice Visibelli disegna un paesaggio narrativo carico di ironica allegria, dando vita alla moltitudine di personaggi che hanno accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano.

Torna in mugello anche Andrea Pennacchi in “ARLECCHINO? “ scritto e diretto da Marco Baliani con Marco Artusi, Federica Girardello, Miguel Gobbo Diaz, Margherita Mannino, Valerio Mazzucato, Anna Tringali - Un arlecchino a confronto con la contemporaneità. Diretto da Marco Baliani, sul palcoscenico Andrea Pennacchi indossa la maschera icona della Commedia dell’Arte per trasportarla nella realtà del mondo moderno. Un inevitabile contrasto da cui scaturiscono esilaranti situazioni ma, anche, dissacranti visioni e imperdibili scontri. Arlecchino, con la sua goffaggine e la sua furbizia, attraversa quei territori dello spirito umano che in ogni epoca mostrano le loro eterne contraddizioni.

E uno degli spettacoli più richiesti di questa stagione “OTELLO” Di William Shakespeare con Giuseppe Cederna (nel ruolo di Iago) e Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Lucia Socci, Lorenzo Carmagnini, Riccardo Naldini, Elisa Proietti - Produzione Arca azzurra - In questa riscrittura dell’Otello, ispirata al cortometraggio di Pasolini “Che cosa sono le nuvole”, il protagonista si muove in un universo teatrale decadente, in cui un “monnezzaro”, novello lago, orchestra la tragedia con toni grotteschi e surreali. Il mondo della scena si svela feroce e comico, popolato da personaggi ridicoli e corrotti, incapaci di resistere alle tentazioni della gelosia e del tradimento.

Ed ancora  “SONATE BACH – di fronte al dolore degli altri“ Ideazione, coreografia, luci: Virgilio Sieni Interpretazione e collaborazione: Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Giulia Mureddu, Sara Sguotti - Undici date emblematiche per altrettanti conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. Undici brani dalle Sonate per viola da gamba e clavicembalo di J.S.Bach. Undici coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura, undici danze sotto forma di ballate per una continua dedica in memoria degli eventi che segnano iconograficamente il tessuto coreografico.

E per concludere il cartellone arriverà finalmente anche in Mugello uno degli spettacoli più emozionanti delle scorse stagioni : Ambra Angiolini in “OLIVA DENARO“ Dal romanzo di Viola Ardone - regia di Giorgio Gallione - C’è una storia vera, e c’è un romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni 60 fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”. Il romanzo prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce, reinventando il reale nell’ordine magico del racconto. All’inizio Oliva è una quindicenne che nell’Italia di quegli anni, dove la legge stabiliva che se l’autore del reato di violenza carnale avesse poi sposato la “parte offesa”, avrebbe automaticamente estinto la condanna (anche se ai danni di una minorenne), cerca il suo posto nel mondo. E, in un universo che sostiene che “la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia”, Oliva ci narra, ormai adulta, la sua storia a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore soprattutto perché inedita e rivoluzionaria, rifiuta la classica “paciata” e dice no alla violenza e al sopruso.

Ed adesso che avete chiaro quali spettacoli passeranno dal Corsini di Barberino, dal Giotto di Vicchio e dal Giotto di Borgo, sta a voi decidere a quali di tutte queste grandi serate partecipare!

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