Il primo con il 61% dei consensi entra nella top ten direttamente al sesto posto. L’incremento è del 3,9% rispetto alla prima elezione nel 2019.
Il secondo invece è terzultimo nella classifica riservata ai Governatori.
E’ questo il responso forse più clamoroso del sondaggio annuale pubblicato dal Sole 24 Ore sul gradimento dei sindaci e dei presidenti di Regione che riguarda da una parte Dario Nardella e dall’altra Eugenio Giani.
Il Governance Poll 2023 ha preso in considerazione 87 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta, tranne il Molise dove si è votato a giugno.
I comuni non testati sono quelli che hanno eletto il sindaco a maggio-giugno 2023 o commissariati o retti dal vicesindaco.
Le interviste sono state effettuate tra maggio e giugno 2023. Mille i soggetti sentiti come campione per le Regioni, 600 quelli per i Comuni: naturalmente in ogni regione e in ogni comune.
Tra i primi cittadini dunque il primato è andato a Giuseppe Sala (Milano) con il 65%: al secondo posto si conferma Marco Fioravanti (Ascoli Piceno, centro-destra, 64,5%), seguito da Antonio Decaro (Bari, centro-sinistra, 64%).
Scende dal primo al quarto posto Luigi Brugnaro (Venezia, centro-destra, 63%), ex aequo con Michele Guerra (Parma, centro-sinistra 63%). In coda alla graduatoria il sindaco di Potenza Marco Guarente (42% dei consensi).
Nella top ten sindaci entra di prepotenza all’ottavo posto il sindaco di Prato Matteo Biffoni, anche lui come Nardella in crescita come apprezzamento.
Non ce la fa per un posto il primo cittadino di Livorno Luca Salvetti, che però deve fare i conti con un -4,8% nelle preferenze di voti tra quanto emerso dal sondaggio e quanto invece uscito dalle urne nel 2019.
Scendendo alla posizione numero 29 ecco il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, che incrementa di 4 punti percentuali l’apprezzamento da parte dei suoi amministrati. 37esimo il sindaco di Perugia, Andrea Romizi del centrodestra, che cala del 5,3% il proprio gradimento. 47esima posizione per Anton Francesco Vivarelli Colonna, sindaco super social di Grosseto. Per lui, le preferenze calano del 2,7%. Va peggio ad Alessandro Ghinelli, primo cittadino di Arezzo, che si attesta a quota 54. Infine 76esimo posto per Mario Pardini che guida Lucca ma scende del 2,5% nelle preferenze.
In Regione la palma della vittoria, quasi scontata, è per il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che può contare sul risultato più alto tra i cittadini della sua Regione (69%, +4% sul risultato 2022).
Dietro di lui il presidente del Veneto Luca Zaia (68,5%, -1,5% sul risultato 2022); al terzo il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga (64%, -4%).
Agli ultimi tre posti ci sono i governatori dell’Abruzzo Marco Marsilio e della Toscana Eugenio Giani (45%, -1%), il presidente della Puglia Michele Emiliano (43%, -3%) e quello della Sardegna Christian Solinas (35%, -4,5).
“Nel giudizio della comunità – spiega Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi – cala il ‘pregiudizio’ della appartenenza politica. Chi governa è valutato più per l’attività amministrativa che per il partito di appartenenza. Il fatto che i due vincitori del Governance Poll 2023 appartengano ad uno schieramento diverso dalla maggioranza di governo è una ulteriore indicatore di come il riferimento politico dell’amministratore passi in secondo piano rispetto alle sue capacità di gestione.
In pratica, il filo che lega Bonaccini e Sala non è la coalizione di centrosinistra, ma quello di essere percepiti dalla popolazione come i difensori di tutta l’opinione pubblica, indipendentemente dalle ideologie, e portatori di interesse degli stessi cittadini. È questo il fattore che decreta il successo del consenso».
Affidato a Facebook il commento emozionato del sindaco Nardella.