Dopo la non effettuazione della “Polentata delle Ceneri” lo scorso 2022, per le note vicende della pandemia, anche se alcuni amici di… soppiatto l’allestirono in un luogo meraviglioso del vecchio Borgo (lo spiegheremo al termine), la tradizione è ricominciata lo scorso mercoledì 22 febbraio 2023, ricorrenza delle ”Ceneri”, con l’allestimento della polentata nel luogo storico, cioè in piazza Garibaldi, sotto l’effige della Madonnina del Conforto, dove 224 anni orsono (1799) i Borghigiani, unitamente ai Vicchiesi, Dicomanesi ed Aretini scacciarono la teppaglia francese.
E’ ritornata alla grande poiché accanto ai soci della Pro-Loco e al Gruppo Alpini si sono uniti un nutrito gruppo di giovani, facenti parte del Comitato del Carnevale Mugellano dei Ragazzi, presieduto da Matteo Ubaldi, che ha preso il testimone del babbo Leonardo, portando - e lo si notava - una ventata di entusiasmo.
Dopo la visita del sindaco Omoboni, del vice sindaco Becchi e dell’assessore Galeotti, i paiuoli hanno iniziato a sfornare una fumante ed ottima polenta, condita con ragù di carne, sugo di porri e in bianco per coloro che volevano far “vigilia”. Oltre ai borghigiani ed altre persone non del posto, che chiedevano, sorpresi, lumi storici su questo evento culinario, è stata la presenza di tante scolaresche, delle scuole materne, degli asili e delle primarie, accompagnati dai loro maestri.
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Scene simpaticissime nell’osservare questi piccolini mangiare con appetito la loro porzione di polenta. Il tempo purtroppo ha inesorabilmente cancellato la presenza di tanti borghigiani caratteristici, che nel corso di tanti anni, hanno profuso tutta la loro passione per questo evento storico, ma le nuove leve, ne siamo certi, sapranno proseguire la strada tracciata dai loro progenitori.
Come abbiamo sopra scritto, la “Polentata delle Ceneri” è molto sentita, poiché se lo scorso 2022 non fu effettuata per il nefasto Covid 190, un nutrito gruppo di amici invitati nella grande terrazza dell’abitazione di Andrea Cini (noto DJ di Radio Mugello) nella centrale Piazza Cavour, sopra il Caffè dell’Orologio, all’ombra del campanile e della torre civica, si misero a sfornar polenta. E’ passato un anno, ma questo convivio amichevole ha fatto sì che la catena non si interrompesse! Bravo Andrea! Infine in una nota un lettore, asserisce sotto un nostro articolo, che la polenta veniva fatta dalle popolazioni per festeggiare l’arrivo delle truppe francesi poiché portavano la laicità e la giustizia.
Non sappiamo se piangere o ridere da questa autentica idiozia!
Forse se non ci fa fatica, ci ritorneremo sopra.