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I giovani e la Via Crucis sulle strade del Mugello

Oltre 400 partecipanti alla visita delle "Sette Chiese"

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I partecipanti alla Via Crucis davanti alla magnifica Pieve di San Giovanni Maggiore I partecipanti alla Via Crucis davanti alla magnifica Pieve di San Giovanni Maggiore © Foto F. Alpi – Aldo Giovannini
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Ne aveva ben donde ad essere rimasto contento, don Luciano Marchetti, pievano di Borgo San Lorenzo, con i suoi collaboratori don Francesco e don Nidhin, per la straordinaria riuscita della giornata del Venerdi Santo, con la Via Crucis dei giovani e non solo, sulle strade a mugellane. Infatti l’interminabile corteo si è snodato dalla Pieve di San Lorenzo verso la collinetta di San Carlo ai Cappuccini, la chiesa di San Martino a Figliano, quindi alla Pieve di Santa Maria a Fagna, per portarsi a Scarperia alla Propositura dei SS. Jacopo e Filippo, ritornando a ritroso verso San Giovanni Maggiore per poi concludere la lunga maratona all’interno del Santuario del  SS. Crocifisso.

Un amico, molto  pignolo, messosi in cima ad un crinale in attesa del corteo si è messo a contarli: 438! Ideata al tempo di don Giancarlo  Corti, continuata da don Maurio Tagliaferri e proseguita da don Luciano Marchetti è diventa ormai una solida tradizione cristiana. Infine durante le cerimonia della Santa Pasqua, durante la Messa in Coena Domini (la lavanda dei piedi), dodici giovani si sono offerti per fare gli apostoli. Un atto molto bello e significativo, in risposta così tanto per ricordare un episodio, inerente alla condanna e alla sospensione dalla scuola di una maestra in Sardegna che avrebbecommesso una ignomia facendo recitare l’Ave Maria ai suoi alunni.

L’ennesima persecuzione, ormai in atto, della cristianità. Scritto questo senza timori reverenziali per nessuno, il giorno successivo, nell’Oratorio della Compagnia del SS. Crocifisso, è stato distribuito, come tradizione secolare, il panino benedetto allo zibibbo a tutti gli iscritti, una tradizione questa, come dicevamo, che si perde nella notte dei tempi, ma che resiste ancora alla secolarizzazione. 

La storia continua. Buon a Pasqua a tutti. 

 

 

 

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