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Il Comitato di via Gioberti, detta le sue regole contro il degrado della via

Voglia di civismo in città. Torna a farsi sentire anche il comitato di Gioberti.

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via Gioberti via Gioberti © OkNews24
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Via Gioberti, la via delle Cento Botteghe spesso osannata vive anch'essa momenti non troppo felici.
Dopo le polemiche del 2018 sui vari progetti di restylling e quello poi avvenuto nel 2019 con tanto di festa e taglio del nastro col sindaco Nardella poco tempo è passato per un lavoro di milioni di euro che doveva essere un fiore all'occhiello della Giunta Nardella ma l'oggi non è proprio florido.
Rimane il cruccio di una pedonalizzazione mancata (parziale o totale mancata) molto gradita ai residenti e se si esclude l'allargamento dei marciapiedi oggi poco rimane...

Le panchine (molto contestate esteticamente) inserite negli angoli e nelle "isole" stradali sono quasi tutte spezzate, danneggiate e in alcuni casi non più presenti. La loro struttura in ferro ha ceduto molto presto così come le sedute in legno che paiono molto vetuste.
I "chiodi fiorentini" posti a protezione delle isole pedonali e nei lati più critici della via per salvare i pedoni dal parcheggio selvaggio sul marciapiede che sono stati fin dall'inizio un'orrenda accozzaglia di modelli diversi (chiodi fiorentini e pali tradizionali) oggi sono sistematicamente spaccati, divelti e mai sostituiti...dopo l'assalto giornaliero dei furgoni.
La pietra posta come marciapiede del tratto Cimabue/Beccaria è in pessime condizioni igieniche, sgorata e macchiata ovunque e se l'idea del progetto era limitare il traffico e il parcheggio selvaggio la missione è fallita anche perché stranamente, pur essendo una via stretta e pericolosa non è zona 30.

La strada è peggio di prima? No, ma poco è cambiato. 
"Via Gioberti è una strada ancora per il 60/70% con residenti anche se l'assalto dei B&B sta arrivando.
Niente a che vedere con la via storica delle 100 botteghe (la friggitoria, il civaiolo, il fabbro, il carbonaio, etc..) quando i bottegai erano anche residenti della via."
racconta Alessio Gallori residente storico e fondatore nel 2011 del Comitato di Via Gioberti.

"Oggi con l'evoluzione della città tutto e cambiato i commercianti in grande maggioranza non abitano più nella via, e il nostro comitato di cittadini non è in contrapposizione con l'Associazione delle Cento Botteghe, ma nasce per trovare una comunicazione permanente che abbia come finalità il rispetto delle regole per una comune convivenza."

Problemi che il comitato mette sul tavolo?

"Uno grandissimo è quello del parcheggio. La strada è servita alle sue due estremità da due grandi parcheggi che sono sotto utilizzati - racconta Gallori. Perché non fare tariffe agevolate per i commercianti e i fruiitori della strada?
Questo limiterebbe il problema enorme della sosta selvaggia che impedisce ai residenti della zona di poter parcheggiare a qualsiasi ora del giorno a causa dell'invasione dei loro spazi delle auto. Peraltro, banalmente, basterebbe a limitare i disagi anche maggiori controlli della Municipale".

Poi Gallori prosegue i punti importanti.
"Rilancio dell'ipotesi della pedonalizzazione della strada almeno il venerdì, sabato e domenica con orari di entrata e uscita per i residenti (esempio inizio alle 10 e termine alle 19) con estensione alle 23 per i mesi estivi."

Capitolo bici. "Nonostante la nuova pista ciclabile di via Scipione Ammirato percorsa da pochissimi utenti! le bici che provengono dall'asse naturale del centro storico (Borgo Pinti, Pietrapiana, Borgo La Croce) per ricongiungersi con la ciclabile di piazza Alberti non deviano verso Scipione Ammirato ma proseguono in contromano e anche a forte velocità (specie i riders) su via Gioberti e anche sul marciapiede: più di un residente è stato investito uscendo dal portone di casa e anche la moglie di un commerciante uscendo dal negozio."

I furgoni nelle ore mattutitne non essendoci più molti dei dissuasori parcheggiano sugli angoli e sui marciapiedi impedendo la fruibilità degli stessi ai pedoni costretti a passare in mezzo alla carreggiata a loro rischio.

Infine - afferma il Presidente del Comitato - c'è il tratto fra via Cimabue e Piazza Beccaria che è un vero disastro a tutte le ore del giorno! L'invasione (autorizzata e non) dei dehors che invadono anche i marciapiedi ha tolto ulteriori posti auto e moto rendendo di fatto il tratto di strada un parcheggio in doppia fila.
Davanti ai dehor c'è chi lascia l'auto per il giorno intero! Ma ovunque è invasione di auto, moto e tavolini anche a impedire il passaggio sui marciapiedi dalle ore 18.00 in poi a causa dei molti locali presenti e l'assenza di controlli adeguati.


E poi c'è piazza Beccaria ridotta a un enorme parcheggio selvaggio dov'è precluso sempre l'accesso a via Scialoia."

Il comitato c'è ed è attivo e torna a chiedere maggior presenza alle Istituzioni e alle forze dell'ordine per evitare che anche questa zona vada a degenerare sempre più.



 



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