Il coro alpino del Mugello una realtà Mugellana © n.c.
I tanti mugellani ed oltre avranno notato in tante manifestazioni e cerimonie istituzionali, religiose, di volontariato o anche semplicemente private, la presenza del “Coro Alpino del Mugello”, un gruppo che si è formato ormai da alcuni anni, divenendo una bella e significativa realtà culturale e musicale del territorio. Ottimamente diretto da Paolo Martelli (Maestro Organista Marilisa Cantini), il repertorio si è alquanto esteso ed oltre ai canti e brani classici degli “penne nere”, segnatamente quelli bellissimi e struggenti della prima e della seconda guerra mondiale, dove gli alpini hanno scritto pagine di puro eroismo patriottico, ecco anche canti e brani prettamente religiosi per le cerimonie all’interno delle tante chiese dove sono invitati. Infatti l’ultima esibizione canora è stata sabato scorso 31 gennaio 2015, in occasione della festa di San Giovanni Bosco, che si è svolta all’interno del Santuario del SS. Crocifisso di Borgo San Lorenzo, alla presenza di tante persone e in modo particolare di molti ex allievi provenienti anche da altre località della provincia. Chi conosceva il Coro Alpino del Mugello si è alquanto rallegrato, altri che ascoltavano i canti per la prima volta è rimasto entusiasta dalla bravura di questo gruppo di amici che cerca con tanti sacrifici di portare avanti una cultura musicale profonda e sentita. In questo contesto, mentre ci congratuliamo dal primo all’ultimo alpino e naturalmente il maestro organista, vogliamo ricordare due coristi, del resto cari amici, che ultimamente come si dice in gergo alpino sono andati ”avanti”: Enzo Devoti di Borgo San Lorenzo e Piero Panchetti di Scarperia. Con Enzo eravamo molto amici oltre ad essere colleghi di lavoro, e non per ultimo anche compagni per quasi 15 anni nel settore “bassi” della Corale Santa Cecilia 1909 di Borgo San Lorenzo. Era talmente appassionato del canto che faceva parte, oltre alla corale borghigiana, anche del Coro della chiesa del convento di San Carlo, nel gruppo folcloristico “ Maggiolino” ed infine, lui “vecchio” alpino non poteva non entrare in questo coro con altri alpini mugellani, continuando così una lunga e sublime tradizione com’è il canto corale. Anche Piero Panchetti, noto e bravo artigiano falegname a Scarperia, ha lasciato questo gruppo per andare “avanti” e il compagno alpino Renzo Benassi lo ha voluto ricordare con una sua lunga nota. Non possiamo per ovvie ragioni di spazio pubblicarla interamente, ma non possiamo esimerci nell’esprimere il nostro plauso per questo bel ricordo di Piero, cristianamente profondo, vero, umano, un uomo, un alpino, che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo in tante cerimonie e nelle tante esibizioni canore. “ - Fondatore prima e capo gruppo poi del Gruppo Alpini di Scarperia – così scrive fra l’altro Renzo Benassi – resta chiara la percezione del suo sguardo aperto, del suo tomo gioviale, un comune senso di bontà d’animo che trasmetteva forza e nello stesso tempo tranquillità. Ogni mercoledi le prove del coro venivano eseguite nel suo laboratorio in via dell’Azzurro, e per volere della famiglia continueremo a riunirci in quel luogo, perché questa era la sua volontà“. Bellissimo aggiungiamo noi. Il Coro Alpino del Mugello continua la sua strada, poiché questa è la vita, e anche perché non vada disperso un patrimonio così grande, così alto nei valori umani, che tanti alpini, come Enzo e Piero, hanno vissuto e lasciato. L’alpino Piero Panchetti L’alpino Enzo Devoti primo a destra durante un concerto


