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Impianti sportivi a Borgo San Lorenzo: Ritardi e polemiche in un labirinto di promesse e disillusioni

Piscine, stadio e palazzetto dello sport: criticità e incertezze su tempi, costi e gestione delle strutture sportive locali

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La questione delle infrastrutture sportive a Borgo San Lorenzo, da l'impressione che si trasformi in un racconto di continue promesse non mantenute e progetti sempre più incerti. Di fronte a una gestione frammentata e a lungaggini burocratiche, le strutture sportive del territorio sembrano ferme in una condizione di stallo. Centro piscine, Stadio Romanelli, Palazzetto dello Sport presso l'Istituto Chino Chini: i nomi degli impianti si rincorrono nelle dichiarazioni politiche, ma il risultato è un quadro generale lontano dalle aspettative dei cittadini e delle associazioni.

La mancanza di trasparenza e di risposte chiare dalle amministrazioni alimenta il malcontento degli sportivi locali, già delusi dalle lunghe attese. Nell'attuale contesto, appare evidente la necessità di una pianificazione strategica, che garantisca interventi efficaci e misurabili per un settore che non solo risponde a bisogni sportivi, ma riveste un'importanza fondamentale per il tessuto sociale della comunità. Ecco il punto della situazione secondo noi:

Centro Piscine

La ristrutturazione del Centro Piscine ha visto una grande mobilitazione di risorse e promesse, ma il percorso è stato ostacolato da ritardi e complicazioni legate all’accesso per le società sportive. La soluzione temporanea ipotizzata con un privato non ha mitigato i disagi, lasciando molti insoddisfatti. Il progetto di ristrutturazione, che ha compreso anche interventi strutturali come il restauro della cupola, potrebbe aver rappresentato una scelta onerosa; non manca infatti chi ritiene che un nuovo impianto avrebbe rappresentato un investimento più sostenibile ed efficace. La situazione attuale è lontana dalle aspettative, sia in termini di tempistiche che di funzionalità, e necessita di una rivalutazione strategica.

Stadio Romanelli

Anche lo Stadio Romanelli sta vivendo una fase critica: i lavori previsti per giugno 2024 non sono ancora partiti, apparentemente per problemi progettuali della ditta incaricata. Gli interventi promessi, come la costruzione delle tribune, il rinnovamento del circolo e la demolizione delle tribune scoperte, restano in sospeso. Questa situazione di stallo, se non gestita in tempi rapidi, rischia di impattare negativamente sulla fruibilità dell’impianto e sulle aspettative delle associazioni sportive locali.

Palazzetto dello Sport presso l'Istituto Chino Chini

La progettazione del nuovo palazzetto presso l’Istituto Chino Chini solleva ulteriori dubbi, specialmente per le dimensioni del parquet che risulterà inadeguato per sport come il calcio a 5 e la pallamano. È una scelta progettuale che desta preoccupazione, soprattutto per la Fiorentina e Mugello Handball, che potrebbero trovarsi prive di un impianto omologato per le loro esigenze. L’idea di una struttura "sottodimensionata" rischia di limitare le potenzialità di sviluppo dello sport locale e lascia aperte domande sull’efficacia della progettazione stessa.

Gestione degli impianti e Vivi Lo Sport

Il "ventilato" annuncio delle dimissioni dell’amministratore delegato di Vivi Lo Sport, Giovanni Incagli, getta nuove ombre sulla gestione futura degli impianti. Con l’opposizione dell’attuale amministrazione alla struttura di Vivi Lo Sport, si apre il dibattito su una possibile riorganizzazione della gestione. Si prospettano diverse ipotesi: dal ritorno al consorzio fino alla possibile guida di Sorrenti, ma restano molte incertezze.

Considerazioni Finali

L'intero sistema sportivo di Borgo San Lorenzo, così come quello del Mugello, necessita di risposte rapide e piani di azione chiari. Le associazioni sportive e i cittadini chiedono una pianificazione concreta che non solo rispetti le promesse fatte, ma sia anche in grado di adattarsi alle esigenze in evoluzione dello sport moderno. La situazione, se non affrontata con decisione, potrebbe compromettere le attività sportive locali per diversi anni, rallentando lo sviluppo di un settore che ha un ruolo sociale ed educativo di grande rilevanza per la comunità.

Un monitoraggio costante e trasparente e una gestione più flessibile e vicina alle reali esigenze delle strutture e delle società sportive sembrano elementi essenziali per restituire al territorio un sistema sportivo funzionale ed efficiente.

 

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