28 APR 2025
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Imprese edili evasori a Borgo e Vicchio. Traditi dalle dichiarazioni per il risparmio energetico....

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Imprese edili evasori a Borgo e Vicchio. Traditi dalle dichiarazioni per il risparmio energetico.... Imprese edili evasori a Borgo e Vicchio. Traditi dalle dichiarazioni per il risparmio energetico.... © n.c.
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I recenti controlli della Guardia di Finanza hanno scoperto in Mugello un'impresa edile evasore totale ed a Vicchio un evasore paratotale (ossia che ha sottratto alla tassazione più del 50% dell’imponibile dichiarato). Risultati ottenuti dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Firenze incrociando le certificazioni presentate dai clienti (per ottenere le detrazioni) con i dati delle imprese; gli ultimi dei quali hanno riguardato 12 attività operanti nel settore delle ristrutturazioni del patrimonio edilizio.

L’operazione è rientrata nel contesto di un progetto, pianificato dal Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza di Roma, in ordine a forme di evasione realizzate in un settore per il quale è prevista una detrazione d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi.

Rilevanti le irregolarità constatate: 10 imprese hanno omesso di presentare le dovute dichiarazioni ai fini delle II.DD. ed IVA e, quindi, sono risultate essere evasori totali, 2 milioni di II.DD. e 205mila euro di IVA sono i risultati dell’evasione accertata. Mentre un imprenditore è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per omessa dichiarazioni di ricavi.

Com’è noto i contribuenti hanno la possibilità di detrarre, dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (I.R.Pe.F.), il 36% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2011 per la ristrutturazione di case di abitazione e parti comuni di edifici residenziali situati nel territorio dello Stato.

Per usufruire di tali detrazioni i privati devono esibire al Fisco la fattura e copia dei bonifici realizzati a favore dell’impresa che esegue i lavori. Il beneficio, su cui calcolare la detrazione, spetta fino al limite massimo di spesa di 48mila euro per ogni immobile sul quale sono eseguiti gli interventi di recupero edilizio, da suddividere in 10 anni.

La metodologia di ricerca degli evasori si è pertanto fondata sul confronto tra i dati in possesso al Centro Operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate con quelli riferiti ai bonifici bancari (unica forma di pagamento prevista dalla normativa di riferimento), pervenuti attraverso i canali bancari, al Gestore dell’Anagrafe Tributaria.

 

I dati hanno consentito di rilevare l’ammontare complessivo dei proventi pagati dai soggetti privati e verificare la regolare presentazione delle prescritte dichiarazioni da parte delle imprese edili che, logicamente, devono esibire una dichiarazioni per un importo non inferiore a quanto introitato. L’incrocio di questi dati ha fatto emergere come la maggior parte delle imprese edili non abbia presentato alcuna dichiarazione ai fini delle II.DD. ed IVA.

Le imprese verificate dalla Guardia di Finanza di Firenze nel corso dell’anno  sono così distribuite:
-    4 Firenze ed hinterland (3 Firenze; 1 Lastra a Signa);
-    3 Empolese-Valdelsa (2 Empoli; 1 Castelfiorentino);
-    3 Valdisieve – Valdarno (2 Pontassieve; 1 Reggello);
-    2 Mugello (1 Borgo San Lorenzo; 1 Vicchio).

Sul totale delle 12 imprese controllate:
-    10 (4 Firenze ed hinterland; 2 Empolese – Valdelsa; 3 Valdisieve – Valdarno; 1 Mugello) sono risultate evasori totali;
-    1 (Vicchio) evasore paratotale (benché abbia presentato le dovute dichiarazioni fiscali ha sottratto a tassazione più del 50% dell’imponibile dichiarato);
-    1 ha presentato le dovute dichiarazioni ai fini delle II.DD. ed IVA ma omettendo di indicare i compensi realmente percepiti.
8 imprese edili sono ditte individuali mentre le restanti 4 sono società a responsabilità limitata gestite da italiani, tranne che per due ditte (1cittadino del Marocco e 1 dell’Albania).

I lavori edili realizzati sono i più variabili così come gli importi evasi (da € 25.000 sino ad oltre € 600.000).

 

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