
"Se ti ammali non ti rinnovano il contratto": è questo il modus operandi che sembra ormai collaudato all'Opera Pia Leopoldo e Giovanni Vanni, quella che - almeno sulla carta - dovrebbe essere un'Azienda di servizi di cura alla persona. Lo denuncia il sindacato, dando voce alle storie di due lavoratrici che - dopo anni di lavoro e rinnovi - per il solo fatto di essersi ammalate sono state lasciate a casa." Affermano in una nota Matteo Zoppini, Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia del Comune di Impruneta e Gabriele Franchi, Consigliere comunale di Voltiamo Pagina.
"Un sistema vergognoso, che macchia indelebilmente la grande storia dell'Opera Pia a causa di scelte irresponsabili degli organi di amministrazione. Desideriamo esprimere la nostra più sentita solidarietà alle due operatrici sanitarie vittime delle degenerazioni dell'uso del lavoro somministrato.
Ma c'è di più. Se l'Amministrazione dell'Opera Pia afferma categoricamente di non aver avuto alcun incontro con il sindacato, Giulia Tagliaferri della Cgil smentisce la dirigenza dell'Opera Pia parlando di almeno quattro incontri svolti solo nel 2024. Non possiamo tollerare che su questa vicenda cada una coltre di nebbia: come sempre abbiamo fatto in ogni circostanza, siamo intenzionati ad andare sino in fondo e a far emergere la verità, in gioco c'è l'onorabilità dell'Opera Pia, oggi ostaggio di un Consiglio di amministrazione non all'altezza del ruolo.
Restiamo a disposizione dei rappresentanti sindacali per ogni tipo di confronto, e abbiamo protocollato una Domanda di attualità che sarà discussa nel Consiglio Comunale di fine febbraio. Chiediamo che il Sindaco e la Giunta chiariscano la loro posizione su fatti gravi e vergognosi, che colpiscono la dignità di lavoratori e lavoratrici. Parole come lavoro, diritti, tutele non possono essere solamente dei vessilli ideologici, ma devono essere accompagnati da politiche concrete in loro perenne sostegno e difesa". concludono.