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Vita rovinata dopo un incidente al Mugello. Centauro condannato

L’incidente è avvenuto il 25 settembre 2017

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Mugello Circuit Mugello Circuit © NN
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Un dramma umano e giudiziario che dura da cinque anni. È la storia di un ex agente che ha perso tutto a causa di un incidente al circuito del Mugello, provocato da un altro motociclista durante una manifestazione non competitiva. Il responsabile è stato condannato, ma la vittima chiede giustizia anche alla società che gestisce il circuito. 

L’incidente è avvenuto il 25 settembre 2017, quando l’ex agente, che all’epoca lavorava nelle forze dell’ordine in provincia di Siena, partecipava a una giornata di circolazione turistica nel circuito del Mugello, insieme ad altri appassionati di moto.

Secondo la ricostruzione del giudice, basata sulle immagini riprese da una telecamera dell’autodromo, il responsabile dell’incidente, un 48enne piemontese, si fermò sulla pista per poi ripartire improvvisamente, tagliando la strada all’ex agente che sopraggiungeva ad alta velocità. Quest’ultimo non ebbe il tempo di evitare l’impatto e cadde rovinosamente a terra, riportando lesioni gravissime.

L’ex agente fu soccorso immediatamente e trasportato in coma al Dea di Careggi, dove rimase ricoverato per quasi due anni, subendo numerosi interventi. Le sue condizioni erano talmente gravi che i medici non gli davano molte speranze di sopravvivere.

Invece, l’ex agente riuscì a risvegliarsi dal coma, ma dovette affrontare una lunga e difficile riabilitazione, che lo costrinse a imparare di nuovo a parlare e a muoversi. Tuttavia, le sue capacità cognitive e motorie rimasero fortemente compromesse, rendendolo dipendente dall’assistenza dei suoi genitori, che vendettero una casa per garantirgli le cure necessarie.

A causa dell’incidente, l’ex agente perse anche la memoria, il lavoro, la fidanzata e gli amici, che si allontanarono da lui. “Non c’è più nessuno, sono spariti tutti”, disse con amarezza nell’aprile 2020, quando testimoniò davanti al giudice Rosa Valotta nel processo a Firenze che lo vedeva parte offesa.

Il processo si concluse il 27 novembre 2020, con la condanna del responsabile dell’incidente ad un anno e sei mesi di reclusione e alla sospensione della patente di guida, per il reato di lesioni personali stradali. Il giudice riconobbe inoltre il diritto dell’ex agente e dei suoi genitori a ricevere una provvisionale di 380 mila euro, da pagare entro 90 giorni dal deposito della sentenza.

Tuttavia, l’avvocato dell’ex agente, Michele Bellandi, non si dichiarò soddisfatto del verdetto e annunciò che avrebbe fatto causa anche alla società che gestisce il circuito del Mugello, ritenendo che i suoi dipendenti, i commissari di pista, avessero una quota di colpa per non aver prevenuto l’incidente.

Infatti, secondo il giudice, i commissari avrebbero dovuto bloccare sul nascere la manovra pericolosa del responsabile, facendo ricorso alle bandiere blu o gialle, come previsto dal regolamento della manifestazione. Invece, non intervennero in tempo, lasciando che il dramma si consumasse.

Una tragica storia  che ha visto la sua vita distrutta da un incidente al circuito del Mugello, causato da imprudenza Una storia che ci fa riflettere sul valore della vita, sulla fragilità dell’esistenza e sulla responsabilità di chi guida. 

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