Tre giorni di operazione ad “alto impatto” a Firenze che, soprattutto durante le ore serali, ha visto tutte le forze di polizia cittadine passare al setaccio le zone maggiormente colpite da episodi di criminalità e degrado urbano anche con un vigile occhio dai cieli: l’elicottero dell’8vo Reparto Volo della Polizia di Stato.
Il Questore Maurizio Auriemma ha infatti disposto e organizzato, con specifici tavoli tecnici in via Zara, una serie di serrati controlli anche sulla base di quanto emerso durante i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduti dal Prefetto Francesca Ferrandino.
Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, affiancate, per quanto di competenza, dalla Polizia Municipale del capoluogo toscano e dall’Ispettorato del Lavoro hanno complessivamente identificato oltre 700 persone con controlli capillari a 360 gradi nei polmoni verdi fiorentini e nelle principali piazze della movida, tra le quali anche San Jacopino, Borgo Ognissanti, Santa Croce e Santo Spirito.
Scopo di questa attività, ha sottolineato il Questore Maurizio Auriemma, è ripristinare ovunque e comunque la legalità sul territorio, restituendolo in questo modo ai cittadini e ai turisti che dal tutto il mondo vengono a visitare le bellezze della città gigliata e non possono certo restarne delusi.
Così, mentre le pattuglie cosiddette ordinarie, volanti e radiomobile, hanno continuato come a vegliare h24 su tutte le nostre strade, quelle straordinarie, composte da agenti e militari a bordo anche di autocivetta, si sono lanciate in veri e propri blitz che hanno portato, tra le altre cose, al sequestro di quasi mezzo chilo di droga tra le Cascine, la Fortezza e la Stazione Santa Maria Novella.
Si tratta per lo più di hashish e marijuana ma anche eroina, cocaina oltre ad una particolare sostanza derivata da quest’ultima e nota come crack (da un grammo di coca si può notoriamente ricavare anche 10 dosi di crack con un conseguente abbattimento dei prezzi al dettaglio di quest’ultimo nelle piazze di spaccio).
E proprio a proposito di rilevanti sequestri di crack, la Polizia di Stato ha fermato nei giorni scorsi un 31enne senegalese che stava sfrecciando nel parco delle Cascine a bordo di un monopattino elettrico: durante il controllo, dalle sue tasche ne sono saltate fuori ben 149 dosi.
L’uomo è stato subito arrestato dai “falchi” della Squadra Mobile che sono poi naturalmente andati a fondo nella vicenda: nell’abitazione dell’indagato hanno poi trovato una serie di elementi che porterebbero gli investigatori di via Zara ad ipotizzare la scoperta di una vera e propria raffineria artigianale per la trasformazione della cocaina in crack.
Tra i mobili della cucina, infatti, oltre ad alcuni altri grammi di cocaina, c’era della sostanza verosimilmente da taglio, una quindicina di bottiglie piene di liquidi di diverso colore e, sul piano cottura, un pentolino contenente della sostanza densa trasparente.
Il tutto non è escluso potesse essere utilizzato in rudimentali ma efficaci processi chimici “fai da te”, proprio nell’ambito della produzione di crack e per il quale sono in corso accertamenti.
Cambiando invece scenario, le forze di polizia hanno esteso le loro serrate verifiche anche nei luoghi della movida fiorentina dove per alcuni locali sono scattate sanzioni fino anche a 6.900 euro, come nel caso di un ristorante etnico:
Al suo interno l’Ispettorato del Lavoro ha accertato anche la presenza di un lavoratore in nero: l’esercizio rischia ora la sospensione dell’attività.
In zona Oltrarno sono invece scattate multe per altri quattro locali pubblici in merito a violazioni normative, accertate dalla Polizia Municipale, per lo più per occupazione abusiva di suolo pubblico.
Sanzionato anche un minimarket per la vendita di alcol oltre l’orario consentito.