Nuova puntata a Firenze delle guerra aperta fra i cittadini riuniti nel comitato Salviamo Firenze che reclamano il loro diritto a vivere la città e gli operatori del turismo air B&B.
L'associazione Myguestfriend ha presentato infatti un esposto alla Procura della Repubblica contro il comitato di cittadini non per le keybox in se ma per aver creato "preoccupazione non tanto per il gesto in sè ma quanto per possibili azioni future ai danni dei proprietari che hanno l'unica colpa di mettere a reddito un immobile di proprietà".
Pronta la replica di Massimo Torelli di Salviamo Firenze. "L'accusa è di “essere affidati al pubblico ludibrio”, con lo stesso criterio ogni fiorentino potrebbe fare un esposto con il motivo che “pulsantiere elettroniche e scatoline porta chiavi-keybox" sono un’offesa alla nostra città rappresentando la mercificazione più volgare di Firenze”.
"Le X apposte sopra le keybox rendono evidente quello che è già molto visibile – prosegue Torelli - Ma gli esposti potrebbero essere tanti.
Ogni condomino potrebbe fare un esposto dicendo che le “tastiere elettroniche e le scatoline apposte al portone” svalutano il proprio immobile.
Ma anche, come spesso accade, che “non sono mai state autorizzate dall’assemblea di condominio”.
Se poi sono apposte su palazzi storici "se hanno avuto il benestare della Sopraintendenza. E in alcuni casi dagli uffici del Comune".
Poi Salviamo Firenze, con una nota, rincara la dose: "Sono stupito dalla mancata conoscenza del Testo unico di pubblica sicurezza, secondo il quale, per motivi di sicurezza il check-in online non si può fare e impone l’obbligo di identificazione in presenza prima di dare le chiavi. Il testo precisa che è necessario che il gestore della struttura ricettiva proceda alla compiuta identificazione del cliente con la concreta verifica in presenza”.
Poi Salviamo Firenze sottolinea "c’è una parte di host (le statistiche parlano di 2.000 annunci di singoli su 12.000 a Firenze) che svolgono realmente questa attività con passione, cura del proprio appartamento in cui vivono o hanno vissuto, senza finalità speculative e il cui affitto è un supporto al reddito.
Sono quelli che ai propri ospiti dicono come gestire i rifiuti correttamente. Chi fa male alla città non sono loro, ma chi su questa città specula comprando appartamenti a pioggia a prezzi impossibili stravolgendo il mercato con l'obiettivo del profitto".
Tramite l'esposto l'associazione Myguestfriend chiede che "vengano analizzati criticamente i fatti ed evidenziate eventuali ipotesi di reato".
Con ciò noi non vogliamo difendere le keybox fronte strada, che non piacciono a molti, ma non deve essere assolutamente fuori discussione il rispetto della proprietà privata e delle persone che ci stanno dietro, per le quali molto spesso l'affitto del secondo immobile è lo stipendio che serve a mantenere la famiglia" sottolinea il presidente Gianni Facchini.
Quello che preoccupa gli Airbnb sono anche i proclami "di future azioni dimostrative che esulano da una logica di corretta contrapposizione tra posizioni differenti. La creazione di questo clima è responsabilità della politica che sta tentando di scaricare sui fiorentini i propri gravi fallimenti".
Keybox, gli Airbnb portano in procura Salviamo Firenze. La replica, "ogni residente potrebbe fare un esposto"
L'associazione Myguestfriend ha annunciato battaglia legale. Il comitato: "Il testo unico impone il check-in in presenza"...
gio 14 novembre- 137