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L’ANPI Pontassieve - Pelago rende omaggio a Matteotti a 100 anni dalla sua morte: lo spettacolo patrocinato dai Comuni della Valdisieve

Lo spettacolo andrà in scena presso il Teatro Cinema Italia di Pontassieve. Qui tutte le informazioni utili

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Giacomo Matteotti Giacomo Matteotti © NN
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L’ANPI Pontassieve - Pelago renderà omaggio a Giacomo Matteotti nel centenario della sua morte. Mercoledì 17 aprile, ore 21:00, andrà in scena presso il Teatro Cinema Italia di Pontassieve lo spettacolo teatrale ‘Il corpo’ per la regia di Matteo Marsan, di e con Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino, tratto dal romanzo ‘Solo’ (edito da Mondadori) di Riccardo Nencini, storico, scrittore, ex senatore della Repubblica e dal 2023 Presidente del Gabinetto Vieusseux di Firenze, che introdurrà la rappresentazione.

Lo spettacolo, oltre al patrocinio dei comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina, si avvale del contributo di Teatro Cinema Italia, l’Associazione “lo stanzone delle apparizioni”, Auser, CGIL - SPI Valdisieve, Unicoop Firenze sezione Valdisieve, BCC Pontassieve.

Di cosa parlerà lo spettacolo

Le tre attrici daranno i volti a quattro donne: Velia Titta, Anna Kuliscioff, Julka Schucht e Margherita Sarfatti. La prima fu moglie di Giacomo Matteotti, la seconda compagna di Filippo Turati, la terza fu moglie di Antonio Gramsci e la quarta biografa e amante di Benito Mussolini, fino al 1932.

Le vite delle quattro donne cambiano in quel 10 giugno del 1924 quando il deputato socialista Giacomo Matteotti, che il 30 maggio precedente aveva contestato in Parlamento i risultati delle ultime elezioni denunciando le violenze, le illegalità e gli abusi perpetrati dai fascisti per vincere, viene aggredito da quattro membri della polizia politica, trascinato nella loro automobile e a seguito della colluttazione che ne consegue, colpito a morte con una pugnalata. Il delitto e il ritrovamento del corpo di Matteotti, sveleranno il vero volto del fascismo come ideologia totalitaria e liberticida, consegnando un paese, stanco e inerme, alla dittatura.

Lo spettacolo oltre a mostrare l’intrecciarsi delle storie di queste quattro donne che nella tragicità della Storia (con la S maiuscola) agiscono, pensano, scelgono e delle loro scelte si assumono la responsabilità, vuole ricordare l’opposizione solitaria e intransigente di Giacomo Matteotti che, pur battendosi nell’ambito di una democrazia ormai morente, cento anni fa arrivò a pagare con la vita la sua lotta, coraggiosa e coerente contro Mussolini e il fascismo, a difesa di quei principi che oggi sono le fondamenta su cui ogni giorno siamo chiamati a preservare la nostra Repubblica. “Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non la ucciderete mai”.

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