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Tutto tace sui lavori allo stadio. Manca il nuovo cronoprogramma e serve chiarezza sulla collaborazione con la Fiorentina

La denuncia della capogruppo di Firenze Democratica Cecilia Del Re. Paolo Bambagioni (Preisdente commissione controllo) "Il comune naviga a vista"

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stadio Franchi stadio Franchi © Ok!News24
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“La risposta avuta a seguito dell’accesso agli atti smentisce Nardella: non vi è agli atti nessuna accettazione da parte del Comune dell’offerta della società viola formulata nei mesi scorsi”. dichiara Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze Democratica.
“All’esito della richiesta di accesso agli atti presentata dal nostro Gruppo, abbiamo appreso che l’unico cronoprogramma per i lavori al Franchi che al momento esiste prevede che i lavori finiscano nel mese di maggio 2026.

Gli uffici del Comune precisano infatti che “è in corso di definizione un aggiornamento del cronoprogramma dei lavori contrattualizzati, che preveda comunque la fine dei lavori contrattualizzati entro l’annualità 2026, vincolo originario collegato al finanziamento PNC”.
D’altronde, una risposta dello stesso tenore è stata data ieri in aula dalla Assessora Perini in a seguito del question time del Consigliere Bambagioni.

"Ci chiediamo, dunque, che cosa intendesse la Sindaca quando, lo scorso 4 ottobre, ha comunicato alla stampa di aver presentato alla Fiorentina una nuova ipotesi di cronoprogramma dei lavori che avrebbe comportato: “una fine dei lavori nella primavera del 2029 con una capienza di posti a crescere nelle varie fasi dei lavori (…) in occasione del centenario della società, che cadrà il 29 agosto 2026, il Franchi sarà utilizzabile e avrà una capienza di 34.478 posti lordi”.

Sempre dalla risposta del Comune all’accesso agli atti, con riferimento a quanto dichiarato dall’ex Sindaco Nardella a Toscana TV lo scorso 26 settembre ("dopo la manifestazione di volontà di contribuire alla realizzazione del nuovo Franchi, noi abbiamo mandato una lettera scritta a Fiorentina in cui accettavamo la proposta e ci mettevamo a disposizione per portarla avanti"), abbiamo invece appreso che “non risultano atti formali da parte dell’Amministrazione”, come del resto aveva affermato il Presidente Commisso che, nell’intervista al Corriere Fiorentino il 26/9 u.s., aveva detto di “non aver mai ricevuto una risposta ufficiale” da parte del Comune di Firenze alla loro proposta di collaborazione.

Infine, in relazione all’ammontare del canone del Franchi dopo il restyling, per il quale notizie di stampa avevano parlato di una perizia redatta dall’Istituto del Credito Sportivo (ICS), gli Uffici del Comune fanno sapere che “non esiste una perizia estimativa, in senso tecnico, redatta da ICS e depositata presso gli uffici”.
Le risposte dell’Amministrazione rendono evidente ciò che noi diciamo da oltre un anno ormai: in questa vicenda si naviga a vista, come anche la vicenda Padovani dimostra, ed è mancato totalmente il dialogo con la società viola e con il governo (contro cui il Comune è risultato pure soccombente in relazione ai fondi europei per le aree disagiate della città metropolitana, che il sindaco di Firenze aveva allocato sullo stadio). Occorre trovare in fretta le risorse per completare il restyling, e si agisca di concerto con la società viola per stendere un cronoprogramma credibile che dia finalmente certezze ai tifosi viola sulle tempistiche dei lavori e sulla loro conclusione”. 


Preoccupato anche Paolo Bambagioni consigliere della Lista civica Eike Schmidt e presidente della commissione controllo de comune.
"Sul Franchi la Giunta naviga ancora a vista. Ho presentato un quesition time in cui chiedevo chiarezza su due punti critici: il cronoprogramma dei lavori e l’accordo con la Fiorentina in merito alla spesa. In entrambi i casi, l’assessore Letizia Perini ha confermato i nostri dubbi e le nostre preoccupazioni: al momento, non c'è un cronoprogramma aggiornato, mentre manca ancora un accordo chiaro con la società per avere certezza della spesa. È anomalo che i lavori siano partiti e ancora non siano chiari questi due punti, visto si tratta di soldi pubblici”.
 

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