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OK!Valdisieve

Le microfratture del David studiate da un giovane ricercatore mugellano.

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Le microfratture del David studiate da un giovane ricercatore mugellano. Le microfratture del David studiate da un giovane ricercatore mugellano. © n.c.
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Tempo indietro sul giornale OK!Mugello, grazie alla gentile comunicazione dei suoi famigliari, scrivemmo e recensimmo un libro stilato da un giovane mugellano, Giacomo Corti di Galliano di Mugello, geologo, nipote di Monsignor Giancarlo Corti, Pievano per 20 anni della Pieve di Borgo San Lorenzo ed attualmente Preposto della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Conoscendo la riservatezza di questo nostro caro e giovane conterraneo nativo di una terra, Galliano, dove nel ‘700 Domenico Del Mela ideò, inventò e realizzò il pianoforte orizzontale (è in bella visione nel Museo dell’Accademia di Firenze in via Ricasoli proprio accanto al David), non possiamo non esimerci nel pubblicare e quindi portare a conoscenza sul nostro giornale di un evento - o meglio di una scoperta - non certo di poco conto, di Giacomo Corti e dei suoi collaboratori e colleghi; il David di Michelangelo. Il nostro povero scritto, di fronte a queste cose, termina qui, poiché facciamoci prendere per mano e venire a conoscenza di questa scoperta, inviando a Giacomo Corti i nostri complimenti anche da parte dei tanti lettori mugellani. Ecco la nota: “ - Il David di Michelangelo è a rischio. Una serie di micro-fratture, di cui si conosce l'esistenza già a partire dalla metà del XIX secolo, percorrono infatti la porzione inferiore di entrambe le gambe della statua, mettendo a rischio la stabilità dell'opera. Per comprenderne l'origine e approfondire i possibili rischi per il capolavoro di Michelangelo, un gruppo di ricercatori dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr (Igg-Cnr) e dell’Università degli Studi di Firenze ha eseguito un esperimento con repliche in gesso della statua di scala ridotta (10 cm di altezza invece di 410), deformate all'interno di una centrifuga per mimare i possibili effetti della gravità. I risultati, pubblicati sul Journal of Cultural Heritage, dimostrano che le fratture sono dovute ad una inclinazione, se pur minima, del piedistallo della statua.  “Durante la rotazione all'interno dell'apparato, i modelli a piccola scala sono sottoposti a forze molto più elevate della forza di gravità, ma che agiscono con le stesse modalità”, spiega Giacomo Corti, ricercatore dell’Igg-Cnr. “In differenti prove, le piccole statue sono state sottoposte a una forza centrifuga crescente, rendendo la statua sempre più pesante, finché gli sforzi gravitazionali non hanno superato la resistenza del materiale giungendo alla rottura”. Nell'esperimento, i ricercatori hanno passato in rassegna diversi parametri alla ricerca della possibile origine delle micro-fratture. “I risultati suggeriscono come sia la stabilità sia le caratteristiche della deformazione del David siano principalmente dovute all'inclinazione della statua”, continua Corti. “Maggiore è l'angolo di inclinazione, maggiore è l'instabilità della statua sotto il proprio peso. L'inclinazione influenza inoltre anche la posizione delle fratture, che tendono a interessare porzioni via via più alte. La comparazione di questi risultati con le lesioni rilevate sul David reale suggeriscono che una costante inclinazione della statua, anche se non superiore ai cinque gradi, abbia rappresentato il fattore critico per lo sviluppo dei sistemi di fratture nelle porzioni inferiori di entrambe le gambe. Come è nata l'inclinazione? “È legata probabilmente all'abbassamento non uniforme, con conseguente piccola rotazione del plinto su cui poggia la statua, verificatasi durante la sua permanenza di fronte a Palazzo Vecchio, tra il 1504 e il 1873”, conclude Corti. Riferimenti: Modelling the failure mechanisms of Michelangelo’s David through small-scale centrifuge experiments, Giacomo Corti, Pilario Costagliola, Marco Bonini, Marco Benvenuti, Elena Pecchioni, Alberto Vaiani, Francesco Landucci; Journal of Cultural Heritage http://dx.doi.org/10.1016/j.culher.2014.03.001 – “  

 

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Commenti 16
  • Marilisa

    Che dire? In effetti il pianoforte e' verticale, ma di fronte alle centinaia e centinaia di bellissimi articoli di Aldo,unica memoria storica del nostro territorio,fonte inesauribile di documentazione fotografica, persona sempre disponibile a condividere la sua ricerca,sempre presente agli eventi svolti e sempre sensibile alla crescita culturale e artistica del nostro Mugello,s'impone un Rispetto reverenziale.E la Berlina venga evitata,per piacere.GRANDE ALDOOOOOOOOO!!!!!! Marilisa Cantini

    rispondi a Marilisa
    dom 11 maggio 2014 04:30
  • aldo giovannini

    i lettori che leggono queste note, sanno valutare e discernere. E chiuso.

    rispondi a aldo giovannini
    dom 11 maggio 2014 12:51
  • Gianni Frilli

    Strano. Lei testualmente cita il contenuto, presunto e assurto a vero, della lapide (che io ho riportata in originale), laddove si evince che i riferimenti ai reparti combattenti non sono quelli da lei citati. Quindi aldil dello svarione un falso. Poi le faccio notare che la lapide affisso sulla stele e non sulle punte, che lei in modo ridondante definisce guglie (fra l'altra senza specificare se siano o meno in stile barocco, sic!). Quella sua ricostruzione "storica" sull'impiego dei reparti combattenti pende molto.

    rispondi a Gianni Frilli
    dom 11 maggio 2014 10:11
  • aldo giovannini

    come vede signor Frilli questa diatriba interessa a molti lettori. Mi dispiace che sia passato in secondo piano una notizia cos eclatante per il nostro Mugello (non ho letto niente su altri quotidiani,giornali, settimanali e vari Siti Web), il tutto per un orizzontale e un verticale. Mi scusi ancora per lo svarione e abbia la mia stima e il mio rispetto. n.b. quello scritto su monte Altuzzo tutto vero non pende una virgola. E le punte ai lati del monumento si chiamano proprio "guglie"

    rispondi a aldo giovannini
    dom 11 maggio 2014 09:44
  • gianni

    ma com' bravo il maestrino di vigevano! forse non si accorto di aver fatto una figuruccia. abbia il coraggio di mettersi in mostra ed inizi a farci capire il suo sapere.

    rispondi a gianni
    dom 11 maggio 2014 09:30
  • Gianni Frilli

    Lungi dal voler trasformare in una diatriba personale cose che senz'altro possono interessare solo a pochi lettori. E' indubbio che lei, forse distratto dall'aver scritto tanto, stia incappando in diverse imprecisioni ed altrettanti svarioni. Tante volte. Compresi quelli sulla battaglia di Monte Altuzzo. In quel caso in connubio ad una pura invenzione sul contenuto di una lapide sulla stele commemorativa (da lei definita guglia, sic!) in ricordo di quegli eventi. Infine, sulla sua battuta finale, su un mio doppio svarione non essendo un esperto di enigmistica non ne capisco il senso. Ovviamente mi scuso non avendo scritto quanto lei, certamente, ma letto, almeno quanto lei, di sicuro si.

    rispondi a Gianni Frilli
    dom 11 maggio 2014 08:43
  • Ezio Alessio Gensini

    http://www.reset-italia.net/2014/04/30/cosi-si-rompe-david-michelangelo/#.U26JNaKmyVM Cos si rompe il David di Michelangelo Analisi dei meccanismi di rottura del monumento eseguiti dallIstituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche, attraverso esperimenti a piccola scala in centrifuga. I danni sono relativi allinclinazione della statua. La ricerca pubblicata sul Journal of Cultural Heritage A causa del suo inestimabile valore il David di Michelangelo, uno dei simboli del Rinascimento italiano, stato oggetto di molte analisi di stabilit rivolte in particolare a una serie di micro-fratture della porzione inferiore di entrambe le gambe, notate gi dalla met del XIX secolo. Visibili nella caviglia sinistra e nel tronco destro, minacciano la stabilit dellopera e quindi una loro approfondita conoscenza indispensabile per la salvaguardia di questo capolavoro. Un gruppo di ricercatori dellIstituto di g

    rispondi a Ezio Alessio Gensini
    sab 10 maggio 2014 10:19
  • Ezio Alessio Gensini

    eoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche (Igg-Cnr) e dellUniversit degli Studi di Firenze ha eseguito un approccio sperimentale su repliche in gesso della statua a scala ridotta (10 cm di altezza invece di 410), deformate allinterno di una centrifuga. I risultati sono pubblicati sul Journal of Cultural Heritage. Durante la rotazione allinterno dellapparato, i modelli a piccola scala sono sottoposti a forze molto pi elevate della forza di gravit, ma che agiscono con le stesse modalit, spiega Giacomo Corti dellIgg-Cnr. In differenti prove, le piccole statue sono state sottoposte a una forza centrifuga crescente, rendendo la statua sempre pi pesante, finch gli sforzi gravitazionali superano la resistenza del materiale e si giunge alla rottura. Gli esperimenti hanno analizzato linfluenza di vari parametri. In particolare, i risultati suggeriscono come sia la stabilit sia le caratteristiche della deformazione del D

    rispondi a Ezio Alessio Gensini
    sab 10 maggio 2014 10:19
  • Ezio Alessio Gensini

    avid siano principalmente dovute allinclinazione della statua. Innanzitutto, maggiore langolo di inclinazione, maggiore linstabilit della statua sotto il proprio peso, particolarmente per inclinazioni maggiori di 15. Inoltre, linclinazione influenza anche la posizione delle fratture, che tendono a interessare porzioni via via pi alte: nella gamba destra, sopra i 15 la frattura avviene sempre al di sopra del tronco dalbero, prosegue il ricercatore. La comparazione di questi risultati con le lesioni rilevate sul David reale suggeriscono che una costante inclinazione della statua, ancorch non superiore a 5, abbia rappresentato il fattore critico per lo sviluppo dei sistemi di fratture nelle porzioni inferiori di entrambe le gambe, conclude Corti. Questa piccola inclinazione probabilmente legata allabbassamento non uniforme, con conseguente piccola rotazione del plinto su cui poggia la statua, durante la sua permanenza di fronte a Pal

    rispondi a Ezio Alessio Gensini
    sab 10 maggio 2014 10:19
  • Ezio Alessio Gensini

    azzo Vecchio, tra il 1504 e il 1873. Analisi dei meccanismi di rottura del David di Michelangelo. Journal of Cultural Heritage.Modelling the failure mechanisms of Michelangelos David through small-scale centrifuge experiments, Giacomo Corti1, Pilario Costagliola2, Marco Bonini1, Marco Benvenuti2, Elena Pecchioni2, Alberto Vaiani2, Francesco Landucci2, 1Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Geoscienze e Georisorse, Via G. La Pira, 4, 50121 Florence (Italy),2Universit degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra, Via G. La Pira, 4, 50121 Florence (Italy) Journal of Cultural Heritage, DOI:http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1296207414000375, http://dx.doi.org/10.1016/j.culher.2014.03.001 Ezio Alessio Gensini - 30 aprile 2014

    rispondi a Ezio Alessio Gensini
    sab 10 maggio 2014 10:19
  • carlo

    SONO cARLO QUELLO CHE HA SCRITTO PER PRIMO SOPRA. LA NOTIZIA BELLA E' QUELLA PORTATA CONOSCENZA DAL GIOVANNINI, SE POI IL PIANOFORTE E' ORIZZONTALE O VERTICALE MA CHISSENEFREGA!

    rispondi a carlo
    sab 10 maggio 2014 09:41
  • PAOLO

    GRANDE,COME SEMPRE, GRANDE GIOVANNINI.

    rispondi a PAOLO
    sab 10 maggio 2014 08:53
  • aldo giovannini

    gentile signor Frilli, grazie e complimenti per aver notato l'errore del pianoforte "orizzontale" e non " verticale". Cose che capitano. che sfuggono, nonostante che abbia scritto nel tempo alcuni articoli su Domenico Del Mela nei giornali e settimanali dove ho collaborato e collaboro. Fra gli altri l'8 luglio del 2000 il Galletto mi pubblic un articolo a sei colonne con tanto di immagine intitolato: "Galliano: Domenico Del Mela, inventore del pianoforte verticale", mentre nel 1988 consegnai ad un giovane studente che faceva una tesi su Domenico del Mela una vecchia foto del pianoforte "verticale" e una rara documentazione settecentesca di questo personaggio. Questa volta ho scritto per mera distrazione "orizzontale". Mi perdoni, anzi la esorto ad evidenziare se nei miei scritti, per distrazione od altro vengono fuori degli svarioni. Ma mi raccomando "sicch non per quello orizzontale" doppiamente svarione!! E sia.

    rispondi a aldo giovannini
    sab 10 maggio 2014 08:36
  • Gianni Frilli

    Tutto bello e complimenti al giovane di Galliano. Peccato per un nuovo svarione dell'autore dell'articolo. L'ennesimo. Domenico Del Mela noto, semmai, anche per l'invenzione e la costruzione del pianoforte verticale. Sicch non per quello orizzontale, cos come asserisce l'estensore della nota. E sia.

    rispondi a Gianni Frilli
    sab 10 maggio 2014 03:38
  • Marcello

    COMPLIMENTI VIVISSIMI A QUESTO GIOVANE MUGELLANO E A TUTTO LO STAFF.

    rispondi a Marcello
    sab 10 maggio 2014 03:22
  • CARLO

    queste s che son notizie altro che..........le liste!!

    rispondi a CARLO
    sab 10 maggio 2014 03:07