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Svastiche a ANPI e ARCI: "Londa democratica, nessuno spazio per idelogia nazifascista"

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Svastica - antinazismo Svastica - antinazismo © Ok!Valdisieve
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Ieri sera (11 maggio) il nostro giornale aveva reso noto un nuovo accaduto di stampo filo-nazifascista a Londa. A essere presi di mira questa volta, dopo gli eventi di sabato notte allo Chalet del Lago sede di alcune associazioni locali (Leggi qui l'articolo), la sede ANPI e il Circolo ARCI locali. Un caso che questo sia avvenuto a poche ore dalle parole di ferma condanna rivolte agli autori dello Chalet?

A Londa ANPI, ARCI, Partito democratico e Centrosinistra per Londa non ci stanno. E rinnovano per la seconda volta parole di ferma condanna a tali gesti anche a seguito delle scritte apparse ieri sotto le sedi di ANPI e ARCI, note per i valori da sempre antifascisti (Clicca qui per l'articolo). Questa la nota congiunta redatta oggi (12 maggio) da tali istituzioni politiche:

"DENUNCIA FATTA, LONDA DEMOCRATICA NON CONCEDE SPAZIO ALL'IDEOLOGIA NAZIFASCISTA

Stamani abbiamo fatto la denuncia presso il Comando dei Carabinieri di Londa per i simboli nazisti ritrovati ieri sotto la targa della sezione ANPI Londa Antonio Rogai e su una vetrata del Circolo Arci.

Oltre alle svastiche e agli atti vandalici presso lo Chalet al Lago, sulla colonna all'ingresso della sede delle sezioni locali ANPI, ARCI, PD e Centro Sinistra per Londa, sotto la targa dell'ANPI, qualcuno ha disegnato la croce uncinata e le parole SIEG HEIL HITLER, il grido della propaganda nazista. Un'altra svastica spicca sull'infisso di una vetrata della Casa del Popolo.

Sfregi fatti in sordina che rievocano ideologie ben precise, messi come un marchio in luoghi ben precisi. Chi ha scritto e disegnato sa come funzionava, conosce simboli e saluti ufficiali e ha ben chiaro chi sono “i nemici”.

Abbiamo fatto l'esposto perché non bisogna arretrare rispetto all'intolleranza e alla violenza di cui è impregnata questa simbologia. Perché non è un semplice imbrattare i muri, è un marchiare il luogo sede dell'associazione che è l'essenza stessa dell'antifascismo e della guerra partigiana contro il nazifascismo per la liberazione dell'Italia.

È un'offesa nei confronti di chi, con il volontariato e il proprio sudore, ha lavorato per costruire quei locali che adesso sono a disposizione di tutti. E lo si è fatto nel modo peggiore, accompagnando le svastiche con il motto di esaltazione del fuhrer, in un momento in cui la comunità ha dimostrato di essere solidale e unità di fronte all'emergenza covid-19.

Proprio per questo, alla condanna politica unitaria, sollecitiamo la condanna giuridica di comportamenti che non si “limitano” all'imbrattatura di beni altrui ma che si caricano di una portata ideologica che rappresenta un reato a se stante e ben più grave: apologia del fascismo.

Auspichiamo che gli autori, una volta individuati, siano accompagnati in un programma di approfondimento di cosa ha comportato l'ideologia di cui si fanno complici e sostenitori: una guerra mondiale che ha lasciato dietro di sé oltre 68 milioni di morti di cui 12 milioni nei campi di sterminio e davanti a sé solo macerie.

Noi continueremo, insieme a tutte le forze democratiche e antifasciste, il nostro ruolo di presidio e di difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione, della libertà, della partecipazione, del pluralismo, della solidarietà, della democrazia e saremo paletti viventi rispetto a ogni sforzo, a ogni tentativo di revisionismo storico, di normalizzazione di simbologie e frasi che riecheggiano le ideologie nazifasciste che sono la fine della democrazia, della solidarietà, del pluralismo, della partecipazione e della Libertà.

Non ci sarà spazio per nessun arretramento culturale e politico, non ci sarà spazio per nessuna attenuante, perché il fascismo non è un'opinione, è un crimine."

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