scrivere © Scott Graham
Sarà presentato, sabato 11 Gennaio, a cura dell'associazione Dicomanocheverrà, presso i locali dell'associazione Accademia, in piazza della Repubblica n.26, a Dicomano (accanto alla sede della Misericordia) il libro di Luca Pampaloni "Lottare per vivere. Dei diritti e delle pene (per ottenerli)", edizioni ETS. L'introduzione sarà fatta da Laura Barlotti (consigliere comunale di Dicomanocheverrà) mentre insieme all’autore saranno presenti Costanza Flora e Daniela Di Lecce.
Luca Pampaloni è nato a Calenzano nel 1960. Persona con disabilità grave dall’età di 8 mesi a seguito di paralisi cerebrale infantile, dall’età di 6 anni inizia a essere seguito dal Professor Adriano Milani Comparetti e dalla sua equipe. Nel 1988 consegue la laurea in Scienze Politiche con una tesi su Raniero Panzieri. Nel 1992 è tra i fondatori dell’Associazione Vita Indipendente della Toscana. Luca può scrivere solo con i suoi piedi o dettando ad altri.
A metà tra un’autobiografia, un manifesto sui diritti delle persone con disabilità e uno spaccato di storia d'Italia, il libro ricostruisce un periodo della storia recente e descrive le lotte sue e quelle di altri disabili per vivere come tutti. Luca racconta la sua esperienza diretta e viva dall’uscita dal centro di riabilitazione alla laurea, soffermandosi sul fondamentale rapporto con i suoi compagni di scuola e di università . E’ la storia di un uomo che ha lottato tutta la sua vita per la conquista della dignità.
"Una dignità spesso fortemente messa in discussione anche dalle istituzioni. Infatti proprio in questo contesto si colloca anche la recente mozione che come gruppo consiliare Dicomanocheverrà abbiamo presentato in consiglio comunale a Dicomano tesa a contrastare un decreto dirigenziale della Regione Toscana che complica ulteriormente le modalità di richiesta del contributo di vita indipendente". Anche di questo parla il libro di Luca Pampaloni che con tenacia in questi anni è diventato testimone nel nostro Mugello di tante battaglie a favore dei disabili e dei loro diritti ad una vita indipendente e autodeterminata.
