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Manifestazione a Firenze contro la devastazione delle montagne toscane: oltre 250 attivisti si radunano sotto la Regione

Attivisti, comitati e consiglieri comunali uniti per fermare i progetti industriali nelle montagne toscane

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Sit-in regione toscana Sit-in regione toscana © Apuane libere
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Oltre 250 attivisti e attiviste si sono riuniti oggi pomeriggio sotto la sede della Regione Toscana per esprimere il proprio sdegno contro le politiche ambientali portate avanti dalla giunta del presidente Eugenio Giani. Al centro della protesta, la difesa delle montagne toscane, minacciate da concessioni estrattive e progetti industriali ritenuti devastanti per l’ecosistema.

Tra le numerose associazioni presenti spicca la partecipazione di Gianluca Briccolani, presidente di Apuane Libere, che ha denunciato lo scempio ambientale in corso. Secondo Briccolani, le concessioni per l'estrazione del marmo, destinato principalmente alla produzione di carbonato di calcio, stanno riducendo le montagne a merce per arricchire le multinazionali. "Il rischio è di vedere sparire le nostre montagne per produrre dentifricio", ha dichiarato, puntando il dito contro la passività delle amministrazioni locali e della Regione.

Anche il comitato Crinali Liberi ha preso parte alla manifestazione con Fabrizia Larona Jemi e Lidia Giannelli, opponendosi fermamente al progetto di costruzione dell'impianto eolico Giogo Villore nel Mugello. Questo progetto, fortemente contestato, è visto dai cittadini come una minaccia per il paesaggio e la biodiversità dell'area.

Tra i vari interventi c'è stato quello di Saverio Zeni, consigliere comunale di Dicomano, che ha ricordato l'importanza della figura di Piera Ballabio e delle sue battaglie ambientaliste. Zeni ha invocato una "nuova resistenza", coinvolgendo i cittadini nella lotta per proteggere il territorio con il sostegno di quelli che ha definito i "partigiani dell'ambiente".

Il Mugello è stato al centro di diversi interventi, con la partecipazione di Tatiana Bertini e altri esponenti del Comitato No Eolico Firenzuola. Tra i rappresentanti politici, ha preso la parola anche Enrico Carpini, consigliere comunale di Barberino, che ha ribadito la necessità di una mobilitazione costante per fermare progetti industriali che potrebbero deturpare per sempre il territorio. 

La manifestazione odierna si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per il futuro delle montagne toscane, messe sotto pressione da interessi economici che minacciano di cancellare paesaggi millenari e di compromettere le risorse naturali a favore di produzioni industriali. Gli attivisti hanno ribadito che continueranno a vigilare e a lottare per fermare quella che ritengono essere una devastazione ambientale senza precedenti.

La protesta ha raccolto l'attenzione non solo dei movimenti ambientalisti locali, ma anche di una fetta sempre più ampia della cittadinanza, preoccupata per il futuro del territorio e delle generazioni future.

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