I sindaci di Marradi, Tommaso Triberti, e di Palazzuolo sul Senio, Marco Bottino, lanciano un appello alla Regione Toscana affinché predisponga una soluzione per affrontare la criticità legata ai medici di medicina generale nei due Comuni.
“Marradi e Palazzuolo sul Senio non possono rimanere con un solo medico di base per tutti i cittadini: in attesa dei bandi per l’assegnazione di nuovi medici, chiediamo soluzioni temporanee che garantiscano l'assistenza ai pazienti”.
Alla fine dell’anno, uno dei due medici attualmente presenti nell’area andrà in pensione. Questo comporterebbe che i quasi 4.000 pazienti dei due Comuni vengano distribuiti tra i medici del Mugello, privando però il territorio di un presidio sanitario fondamentale.
“Abbiamo organizzato assemblee pubbliche e ci siamo esposti direttamente con i nostri cittadini. Sono anni che lavoriamo su questa questione: si era trovata una soluzione, ma non è stato possibile derogare agli accordi con l’Emilia Romagna” spiegano Triberti e Bottino.
“Siamo consapevoli che il problema di fondo sia la carenza di medici. La politica deve trovare una soluzione strutturale, perché i medici mancano ovunque e questa problematica si ripresenterà anche in altri territori. Tuttavia, è necessario individuare una risposta immediata. Non può essere un sindaco a dover svolgere attività di ricerca di medici. La carenza in una città non ha lo stesso impatto della mancanza di medici in un territorio come l’Alto Mugello. È fondamentale creare regole diverse che rendano appetibile scegliere la montagna come sede di lavoro”, concludono.
In attesa che escano i bandi con delle incentivazioni per le aree interne, i sindaci sollecitano una soluzione temporanea, già adottata in altre zone della Toscana: i medici che si rendono disponibili ad accogliere temporaneamente i pazienti di Marradi e Palazzuolo devono fare anche ambulatorio in loco. “Nelle ultime settimane ci sono stati vari incontri per provare a mettere a terra questa soluzione temporanea che avrebbe dato una risposta ai cittadini in attesa della soluzione definitiva, ma ad oggi non sono arrivate risposte concrete, mentre le soluzione provvisorie trovate dall’Azienda Sanitaria, così come strutturate, le riteniamo insoddisfacenti” dicono i due sindaci. “Il 1 gennaio deve esserci una risposta, anche temporanea. Non ci si può permettere di non avere un servizio come quello della medicina di base, fondamentale per il nostro territorio. Tecnicamente la burocrazia permette di suddividere i pazienti su medici di altri Comuni, ma avrebbero ambulatori molto distanti dai nostri paesi, quindi nella pratica rimarremmo senza medici di medicina generale e questo non deve accadere. Siamo aree interne e come tali ci sentiamo ulteriormente penalizzati da questa vicenda”.
I sindaci chiedono dunque che “si mettano in atto tutte le politiche e le deroghe che servono a dare le risposte per i nostri territori, soprattutto perché le soluzioni possibili ci sono. Facciamo appello al presidente della regione Toscana Eugenio Giani, che ha sempre parlato meritoriamente e si è prodigato per la