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Marradi: verifiche in corso, forse domani riaprono le scuole

Molti coloro che stanotte hanno dormito fuori casa. Rimangono i grandi disagi per la mobilità.

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Tommaso Triberti Tommaso Triberti © Fotocronache Germogli
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Dopo la grande paura dell'alba di ieri con il brusco risveglio della forte scossa sismica del 4,8 della scala Richter quello che a messo a dura prova i nervi dei marradesi e stato l'infinito sciame sismico che è proseguito per tutto il giorno di ieri e per tutta la notte e che è ancora in corso.

"Abbiamo messo a disposizione dei nostri concittadini lo spazio dove dormire e circa 15 persone hanno passato la notte lì, però sono moltissimi quelli che dopo la grande paura hanno preferito passare la notte in auto, roulotte, camper e tende. L'ho verificato personalmente durante il mio sopralluogo notturno" racconta il sindaco Tommaso Triberti con cui aggiorniamo la "contabilità" dei danni.

"Dopo le verifiche risultano inagibili 5 abitazioni e una chiesa. Oggi continueremo a monitorare la situazione con i sopralluoghi in corso in tutti gli edifici e poi ci concentreremo sulle tante frane ancora attive dopo l'evento del 16 maggio scorso."

Per quanto riguarda gli edifici scolastici ricordando che "anche oggi le scuole sono chiuse" Triberti sottolinea come al momento "ad esclusione di un locale di servizio le indagini ci rincuorano per cui auspicherei, stando così la situazione, si possano riaprire le scuole domani".

Rimane enorme e non risolto il nodo della mobilità.
Tema che già in situazione di normalità era un'emergenza e che il maltempo di maggio ha acuito e che nel periodo estivo si è mitigato a causa della chiusura delle scuole oggi, con la riapertura delle stesse è riesploso in tutta la sua gravità.
E poi ci si è messo il terremoto...

"Abbiamo richiesto prima del sisma un incontro urgente in Regione Toscana perché non si può andare avanti così con i servizi sostitutivi e questi orari" tuona Triberti. "Non si possono riorganizzare gli orari dei treni senza interpellare le amministrazioni locali perché l'anticipo anche di pochi minuti dell'orario di un treno può causare danni gravissimi.
Faccio solo l'esempio del treno che intorno alle 17,00 collegava Marradi con Borgo San Lorenzo e che era usato da tantissimi pendolari, soprattutto insegnanti.
Anticipare quel treno alle 16.09 impedisce di fatto agli insegnanti di poterlo prendere e così si trovano costretti ad aspettare il successivo delle 19,03....
Chiaro che non possono arrivare a Borgo San Lorenzo alle 19,43, Già abbiamo problemi a trovare insegnanti che accettano le cattedre nei nostri paesi di montagna e con questi orari lo si rende impossib8ile!".


L'incontro ci sarà ad emergenza terminata. Si spera il prima possibile e noi seguiremo la vicenda perché se non vogliamo far morire la montagna abbandonando le comunità locali, sentinelle preziose della natura (e sappiamo quanto ce ne sa bisogno) sappiamo che sono queste le battaglie da appoggiare.

 

 

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