In vista delle elezioni amministrative di Marradi 2023 abbiamo deciso di presentarvi i candidati in corsa sottoponendo a loro le stesse domande sul presente e il futuro del paese.
"7 domande per 7 giorni" nasce per conoscere i programmi politici e amministrativi degli aspiranti Sindaco attraverso 7 macro argomenti d'interesse collettivo:
- viabilità e trasporti
- sanità
- crisi demografica
- fondi Pnrr
- vicenda fabbrica dei marroni
- tutela dell'ambiente e del paesaggio
- futuro
Tutti i giorni della settimana a mezzogiorno troverete le risposte dei candidati!
Ecco cosa dicono i candidati Stefano Benedettini per il Centro Destra Unito, Rudi Frassineti per Anima Marradi e Tommaso Triberti per Insieme per Marrad sul tema:
crisi demografica.
(le risposte saranno redatte in rigoroso ordine alfabetico del cognome del candidato)
DOMANDA 3 - CRISI DEMOGRAFICA
3 - Crisi demografica
Marradi ha un reddito pro capite fra i più poveri della intera Toscana ed è il comune dell’alto Mugello che negli ultimi dieci anni ha subito il calo demografico più importante (2,3%).
Un esodo di famiglie e più giovani causato dalla mancanza di prospettive occupazionali. Cosa intende fare per invertire il trend?
STEFANO BENEDETTINI (Centro Destra Unito)
Come da lei notato il calo demografico è stato veramente importante.
Pur non essendo facile arrestare un’emorragia del genere mi adopererò per il mantenimento e lo sviluppo del tessuto economico, dobbiamo essere a disposizione di tutte le realtà economiche esistenti, (Comil Comes, Ortofrutticola, Acqua in Brick, Vis Medicatrix Naturae ed Artigiani presenti in loco, e dobbiamo capire come poter valorizzare il nostro patrimonio immobiliare possa essere appetibile per coloro che sono stanchi di vivere in città e sentono il desiderio di una vita più tranquilla e sana dal punto di vista ambientale.
Potremmo partire da qui per man mano incrementare i residenti.
RUDI FRASSINETI (Anima Marradi)
La domanda è lo specchio di ciò che purtroppo Marradi è oggi e della necessità di cambiare politiche, metodo, priorità e persone per invertire questa situazione. Dobbiamo ripartire dalle nuove generazioni, dando loro tutte le possibilità di rimanere a vivere a Marradi.
I numeri purtroppo sono impietosi, ci troviamo a scivolare su un piano sempre più inclinato. Se è vero che nel 2022 il numero dei residenti è cresciuto di circa 10 unità, lo sono altrettanto i dati ISTAT, che ci riportano altre annate recenti con saldo leggermente positivo (2004, 2010 e 2018), ma che non si sono rivelate risolutive del drammatico processo di impoverimento demografico che mette a rischio la stessa sussistenza del nostro territorio.
Per invertire questa tendenza è fondamentale creare posti di lavoro, sviluppando politiche attive che abbiano punto di riferimento alcuni elementi cardine.
È necessario dare sostegno alle imprese già esistenti, favorendone la crescita e il consolidamento e al contempo implementare la creazione di nuove realtà imprenditoriali, attraverso condizioni infrastrutturali favorevoli e la messa in essere di agevolazioni e incentivi.
A questo scopo, intendiamo attivare lo sportello “Marradi cresce”, per sostenere le idee imprenditoriali e le attività produttive dal punto di vista legislativo, normativo e progettuale e per favorire l'accesso a bandi e risorse disponibili.
Non va poi dimenticata la necessità di creare percorsi virtuosi per la riduzione dei costi energetici a carico di imprese e famiglie.
Sarebbe miope non prendere in considerazione le nuove dinamiche del mondo del lavoro e il conseguente approccio dei giovani a questa realtà: vogliamo creare le migliori condizioni possibili per la transizione digitale e dare a tutti la possibilità di vivere e lavorare in un ambiente smart & slow, circondati da natura e tranquillità.
È nostra intenzione investire pesantemente sul territorio, sul suo valore paesaggistico, turistico e agricolo, creando un distretto del biologico e lavorando sul nostro prodotto di punta, il Marron Buono, e sul suo valore aggiunto.
La valorizzazione del paesaggio, l'implementazione di un turismo di qualità e un'agricoltura di eccellenza possono aumentare l'indotto e favorire la nascita di nuovi posti di lavoro, attraverso percorsi professionalizzanti dedicati: la costruzione di un progetto promozionale e di cultura dell'accoglienza innovativo sarà realizzato con il supporto di professionisti del settore.
Per noi risulta chiaro che, oltre al lavoro, ci sono altri tasselli fondamentali che possono aiutare a invertire la rotta sulla questione del calo demografico: da un lato i servizi alla persona, di cui abbiamo già parlato, dall'altro la qualità della vita.
Abbiamo la fortuna di vivere in un bellissimo tratto di Appennino, che regala la possibilità di svolgere molte attività all'aria aperta. È nostra priorità dedicare altrettanta attenzione alla qualità delle proposte marradesi per il tempo libero: aumentare la possibilità di praticare attività sportive, di dedicarsi alla musica e al teatro, sostenere le iniziative culturali, favorire l'organizzazione di concerti e di una stagione teatrale che permetta di utilizzare pienamente il Teatro, aumentare il numero dei momenti e dei luoghi di socializzazione e di relazione.
TOMMASO TRIBERTI (Insieme per Marradi)
Marradi sta patendo un calo demografico ormai da molti decenni. In questi anni abbiamo lavorato per cercare di creare le condizioni per la svolta, intervenendo su servizi di qualità per le famiglie, abbattendone i costi e ampliandone le opportunità. Molta importanza abbiamo dato agli interventi sulle scuole, sia sugli edifici che sui servizi educativi, per l’asilo nido e per l’Istituto Comprensivo.
Ovviamente le criticità sul calo demografico non si risolvono con la bacchetta magica e credo che l’inversione del trend e l’insediamento di nuove aziende siano dei segnali importanti e che la strada intrapresa sia quella giusta.
Abbiamo lavorato alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti, insieme ad altri interventi, per permettere alle aziende di vedere Marradi come un’opportunità. Nel 2022, per la prima volta dopo molti anni, il calo demografico si è interrotto e anzi si è tornati a crescere, e nel 2021 una nuova azienda si è insediata sul territorio ed un’altra sta per aprire, senza dimenticare il salvataggio della Fabbrica dei marroni e la crescita delle attività insediate.
Questi sono segnali positivi, frutto di un lavoro collettivo di pubblico e privato. Il lavoro non deve però interrompersi, dobbiamo continuare a investire sui servizi, lottare perché quelli sociosanitari vengano mantenuti e implementati, proseguire con gli sgravi per le nuove imprese e con il sostegno, anche economico, alle iniziative di commercio e artigianato. C’è molto da fare, ma la strada è quella giusta.