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Applausi, ricordi e tanta commozione per l'addio al pontassievese Massimo: vittima di un tragico incidente stradale

Chiesa gremita di gente a San Niccolò, davanti al suo negozio, per l'ultimo saluto. L'incidente è avvenuto lo scorso 3 ottobre

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Il cordoglio di amici e familiari di Massimo Fattorini sulla vetrina del suo negozio Il cordoglio di amici e familiari di Massimo Fattorini sulla vetrina del suo negozio © Ok!Valdisieve
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Si è tenuto ieri pomeriggio - 9 ottobre - , in una Chiesa di San Niccolò come non si era mai vista prima, l'ultimo saluto a Massimo Fattorini. Il 65enne, originario del quartiere fiorentino ma residente a Sieci, che ha tragicamente perso la vita lo scorso 3 ottobre in un incidente stradale mentre stava transitando con il suo scooter in Viale Colombo. (Leggi qui il nostro articolo)

"Senza di te niente sarà più come prima. Ciao Massimo". E' quello che si legge appeso sulla vetrina del suo negozio di antiquariato in San Niccolò, proprio davanti alla Chiesa che ieri gremita di gente lo ha voluto ricordare. Tante le firme su quella vetrina delle persone che gli volevano e gli vorranno per sempre bene. 

Commovente e toccante il ricordo di familiari, amici e conoscenti di Massimo. Tanti i momenti durante la celebrazione che sono stati seguiti da lunghi e sentiti applausi che hanno reso ben chiaro l'uomo che Massimo era e con il quale ho in prima persona avuto a che fare fin da quando ero bambina: buono, sincero e schietto. Un po' burbero a primo impatto ma con, in realtà, un cuore grande destinato a chi davvero voleva bene. "Un uomo afferrato dall'amore", così Don Alessandro lo ha descritto. 

Il giovane parroco, pur avendo conosciuto Massimo solo pochi mesi prima, durante la sua omelia ha ricordato Massimo con una rappresentazione fedele alla realtà (mentre Don Mario "in nome della storica amicizia con Massimo, ha preferito il silenzio", ndr) e non nascondendo una sentita emozione nel ricordare alcuni aneddoti che hanno strappato fra i presenti un sorriso: "In questa piccola piazzetta davanti ci riuniamo un po' tutti per scambiare due parole. Qua tutti bestemmiano e così scherzando era nata l'idea del "Lunedì della bestemmia": si poteva bestemmiare solo il lunedì. Massimo era sempre il primo a ricordarmi gli altri giorni della settimana con una risata che in alcuni momenti avrebbe voluto farlo. Ma Massimo era così, poteva anche bestemmiare ma rimaneva sempre un uomo buono e generoso."

"Era - dice poi Don Alessandro - un personaggio. Qui tutti gli volevano bene e si fermavano nel suo negozio anche solo per salutarlo. Faceva il duro ma era solo apparenza in realtà era un cuore d'oro e lo ha dimostrato in molte occasioni."

Un uomo speciale. Che neanche io dimenticherò.

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