Max Mugelli. Sfortuna e pochi punti a Monza © n.c.
Non è certo andata secondo le previsioni della vigilia il debutto di Max Mugelli sulla Alfa Romeo Gulietta a Monza, che (passateci il paragone) per un fine settimana è somigliato più ad un autoscontro di un luna park che non un autodromo, con Max incredibilmente a farne le spese in entrambe le prove. In gara 1 Tavano, campione in carica, colpisce in pieno Mugelli con una sportellata dopo la prima variante provocando la foratura del pneumatico anteriore sinistro; in gara 2 è invece il giovane russo Gavrilov, vincitore di gara 1, che con una manovra a dir poco azzardata alla parabolica mette fuori causa due piloti in un colpo solo, il nostro Mugelli e Greco. Eppure il fine settimana era iniziato piuttosto bene, con Max che nelle qualifiche ottiene un lusinghiero quarto posto. Poi una brillante partenza in gara 1 lo proietta subito dal quarto al secondo posto tra le due Cupra, quella di Greco al comando e quella di Tavano che occupa la terza posizione. Come dicevamo, la gara si decide alla prima variante nel secondo giro: Tavano, che era precedentemente stato superato dalla Audi di Gavrilov, urta con irruenza l’anteriore sinistra della Giulietta di Max che riesce comunque a mantenere il controllo e mantenere il vantaggio. La violenta sportellata ricevuta causa però la foratura del pneumatico anteriore sinistro e Max è costretto a procedere lentamente per un giro intero e rientrare ai box. Una volta sostituito il pneumatico Max rientra in pista, ma ovviamente staccatissimo dai primi e dunque conclude doppiato all’ultimo posto. Il copione si ripete in gara 2: ancora una volta Max lascia tutti a bocca aperta con una strepitosa partenza, che lo porta dalla quinta alla seconda posizione, in una pista resa umida dalla pioggia scesa fino a poco prima della partenza. Proprio le condizioni meteo e dunque la scelta delle gomme con cui correre saranno la variabile decisiva: alcuni piloti, tra cui Mugelli, scelgono di partire con le gomme rain, altri invece puntano sulle slick. Nella prima parte di gara la scelta premia Max, che si invola solitario in vetta alla classifica, ma la pioggia che le previsioni del tempo avevano previsto tarda ad arrivare e la pista si asciuga. A quel punto le gomme rain perdono efficacia: Max esce spesso di traiettoria per cercare i lati umidi della pista, ma deve cedere il comando della gara a dieci minuti dal termine a chi invece aveva montato gomme da asciutto. In piena bagarre per il terzo posto, Gavrilov commette un grave errore alla parabolica e in un sol colpo centra sia la Cupra di Greco che la Giulietta di Mugelli. Greco finisce la sua gara nella via di fuga, mentre Max rientra ai box con la gomma posteriore sinistro dechappata. Impossibile a quel punto recuperare il terreno perduto per Max, che si deve accontentare alla fine della decima posizione.


